Crisi del settore floricolo: modesti i segnali di ripresa dei volumi commercializzati negli ultimi mesi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 novembre 2006 16:02
Crisi del settore floricolo: modesti i segnali di ripresa dei volumi commercializzati negli ultimi mesi

Pescia, 18 novembre 2006- Questo l’allarme sollevato dalla Cia Toscana nel corso di una conferenza stampa, svoltasi questa mattina, sabato 18 novembre, a Pescia, presso la sede locale della Confederazione.
Dagli investimenti, all’innovazione, all’abbattimento dei costi energetici, alle politiche di tutela delle produzioni, all’organizzazione commerciale, la Cia ritiene che si debba fare il punto della situazione convocando quanto prima il tavolo regionale del settore floricolo.

«Il riconoscimento da parte della regione toscana del distretto floricolo di Lucca e Pistoia - secondo la Cia - è un fatto importante che impone a tutti i soggetti pubblici e privati un maggiore dinamismo e spirito d’iniziativa per cogliere tutte le opportunità rappresentate dal metodo della programmazione concertata».


Fra gli argomenti all’ordine del giorno, come è stato ribadito nel corso della conferenza di stamani, vi è il tema legato all’organizzazione commerciale, che comporta inevitabilmente, secondo la Cia, una valutazione sulla condizione delle strutture di Viareggio e Pescia e sullo stato del progetto di realizzazione del nuovo mercato di Viareggio; e inoltre su proprietà, condizioni strutturali e gestione per mercato di Pescia.

A detta della Cia gli aspetti che con maggiore urgenza meritano valutazioni e attenzione riguardano le condizioni del Comicent anche per le esigenze di cambiamento della composizione del corpo sociale che si rendono necessarie soprattutto dopo il venir meno del riconoscimento giuridico delle associazioni floricole in conseguenza dell’evoluzione legislativa in materia – D.L.

102/05. «Si impone un cambiamento – ribadisce la Cia - una svolta è oggi necessaria per ridare credibilità alla gestione e rappresentatività agli amministratori».

La Cia ritiene che, da una parte occorra definire la destinazione della proprietà della struttura, per la quale il sindaco di Pescia ha ricevuto un mandato dal tavolo regionale di predisporre una proposta per portare la proprietà della struttura nella disponibilità del sistema istituzionale locale.
Dall’altra, è indispensabile lavorare per un progetto di nuova gestione del mercato che garantisca la partecipazione degli operatori, produttori e commercianti, con un’evoluzione della esperienza d’integrazione e collaborazione fatta negli ultimi anni.


«Una gestione che può anche aprirsi ad altri soggetti e attività del sistema economico locale, assieme anche una significativa presenza pubblica.

L’agricoltura è sempre più un settore che conosce processi d’integrazione economica, produttiva e sociale; la pianificazione territoriale e la programmazione economica sono sempre più caratterizzate da uno sforzo di organizzare uno sviluppo integrato dei settori e fra i settori produttivi e sostenibile sul piano delle compatibilità sociali e ambientali.

L’agricoltura può dare un grande contributo a sostenere uno sviluppo con tali caratterizzazioni».

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