Disegnatore dell'anno: premio per il tessile pratese

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 luglio 2006 13:58
Disegnatore dell'anno: premio per il tessile pratese

All’insegna della goliardia magari per ricordare gli anni trascorsi come studenti all’Istituto Buzzi, si è tenuta lo scorso 26 luglio alla Trattoria Marco e Maurizio di Cafaggio in via del Ferro la cena dei disegnatori tessili del distretto. Promotore dell’iniziativa Sandro Ciardi, dell’azienda Ultra insieme allo stilista Riccardo Rami, che al termine della serata hanno premiato insieme a Silvano Gori, ex buzzino e imprenditore, attualmente assessore alle Attività Produttive per il Comune di Firenze, il tecnico Andrea Meoni della ditta Leomaster.


Il premio, una scultura realizzata ovviamente utilizzando dei materiali tessili, è stata creata da Geniale Ruffa, tessitore di Montale.

“Questo premio è nato con l’intento di dare un riconoscimento al disegnatore più in vista dell’anno – ha spiegato Ciardi – e visto anche la situazione del distretto la premiazione di un giovane tecnico di 22 anni vuole significare anche un passaggio di testimone alle nuove leve del distretto. L’idea era quella di riunire per una sera il maggior numero di tecnici e disegnatori possibili che operano nelle aziende pratesi, gli artefici di quei tessuti protagonisti nelle passerelle internazionali, una serata capace di far sorridere, e far riflettere su alcuni aspetti che caratterizzano la nostra area”.
Ad animare la serata non potevano mancare poi le canzoni, le poesie e i ritornelli di Marco Zuffanelli e Andrea Sorri, rispettivamente consulente stilistico e disegnatore.

La cena dei disegnatori è stata un’occasione ghiotta anche per affrontare discorsi più seri e avviare una riflessione sul distretto e sul ruolo che imprenditori da un lato e Istituto Buzzi dall’altro, devono ricoprire per rendere Prato ancora più competitiva e all’avanguardia.

La proposta condivisa anche dal presidente dell’associazione Ex Allievi del Buzzi Guido Biancalani, è arrivata da Silvano Gori:“Abito ormai a Firenze ma sono rimasto molto legato a Prato e il fatto che i periti tessili nella classe terza del Buzzi siano solo 10, mi porta a riflettere sulla necessità di rivedere il sistema formativo della scuola. Senza dubbio chi esce dal Buzzi può diventare un imprenditore ma è opportuno attivare anche nella scuola un cambiamento che vada di pari passo con l’evoluzione del mercato e del distretto pratese.

Ognuno di noi che ha fatto questo mestiere dovrebbe perciò dedicare un po’ del proprio tempo alla scuola e alla formazione sul campo di questi ragazzi”.
A sostegno anche la tesi di Riccardo Rami: “L’imprenditore pratese possiede delle caratteristiche fuori dal comune, è creativo, innovativo, è capace di rimboccarsi le maniche, quindi diventa necessario per essere sempre al passo con i tempi rimettersi continuamente in discussione”.

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