Inventario siculopalermitanesco mercoledì 28 giugno –ore 21,15- al Parco di Villa Solaria di Sesto Fiorentino

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 giugno 2006 13:36
Inventario siculopalermitanesco mercoledì 28 giugno –ore 21,15- al Parco di Villa Solaria di Sesto Fiorentino

Approda mercoledì 28 giugno al Parco di Villa Solaria - inizio ore 21,15; via Gramsci/via Strozzi, Sesto Fiorentino - l’itinerante Vivere Jazz Festival promosso dai Comuni di Fiesole, Firenze, Pontassieve e Sesto Fiorentino (nell’ambito di Sesto d’Estate 2006). Sul palco un concerto/spettacolo molto particolare, l’Inventario siculopalermitanesco della coppia di registi/autori Ciprì e Maresco, di cui è impossibile non ricordare le strisce quotidiane di “Cinico Tv” e film come “Il ritorno di Cagliostro” e “Lo zio di Brooklyn”.

Un po’ cinema, un po’ concerto, un po’ teatro... Daniele Cipri' e Franco Maresco hanno messo a punto un vero e proprio spettacolo, realizzando nuove riprese cinematografiche con pellicola in bianco e nero, montate con altri materiali inediti e con la presenza dal vivo - a commento delle immagini - di musicisti del calibro di Enrico Rava alla tromba e di Salvatore Bonafede al piano e dalla voce recitante di Franco Scaldati. Le immagini che compongono l'opera sono tipiche del mondo e delle atmosfere dei due registi, con i personaggi apocalittici che fanno parte della galleria di "Cinico".

Daniele Ciprì e Franco Maresco hanno iniziato la loro collaborazione nel 1986. Hanno esordito sul piccolo schermo con “Cinico TV” a “Fuori Orario”, per poi passare a “Blob” e “Avanzi”. E' del 1995 il primo cortometraggio, “Lo zio di Brooklyn”, a cui seguono “Totò che visse due volte”, “Il ritorno di Cagliostro” e “Come inguaiammo il cinema italiano”, omaggio a Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, oltre a numerosi corti e mediometraggi.

ENRICO RAVA
Enrico Rava Il jazzista italiano più conosciuto a livello internazionale, da sempre impegnato nelle più diverse e stimolanti esperienze musicali, è apparso sulla scena jazzistica a metà degli anni sessanta, imponendosi rapidamente come uno dei più convincenti solisti della scena jazz europea.

La sua schiettezza umana ed artistica lo pone al di fuori di ogni schema e ne fa un musicista rigoroso ma incurante delle convenzioni. La sua poetica immediatamente riconoscibile, la sua sonorità lirica e struggente sempre sorretta da una stupefacente freschezza d'ispirazione, risaltano fortemente nelle sue avventure musicali, in oltre 70 incisioni, di cui quasi 20,a suo nome.

SALVATORE BUONAFEDE
Salvatore Buonafede è sicuramente uno dei musicisti emergenti dell'intero panorama jazz italiano.

Palermitano, classe 1962, si è diplomato in pianoforte al Berklee College of Music di Boston. Tra i tanti riconoscimenti: miglior nuovo talento nel 1991 secondo il referendum della rivista Musica Jazz, migliore disco dell'anno ("Ortodoxa", Red Records) secondo il quotidiano Il Foglio (2001) e la rivista Musica Jazz ("Premio Arrigo Polillo" 2001). Alcune sue composizioni sono state incluse nel "European Real Book" pubblicato dalla Sher Music. Attivo anche sul fronte didattico (è docente al Conservatorio di Trapani), Bonafede pubblicato circa 40 registrazioni di cui 10 a proprio nome.



FRANCO SCALDATI
Franco Scaldati, autore, attore e regista, è considerato un elemento di spicco nel mondo culturale siciliano. In teatro fin dai primi anni settanta, ha al suo attivo 40 opere teatrali, molte delle quali pubblicate. Ha vinto numerosi premi tra cui il premio Sole Blu, il premio Ubu, il premio Coppola-Prati e il premio SIAE. E’ un grande innovatore di linguaggi, capace di rielaborare il siciliano lavorando sulla sua forza drammaturgica e il suo accento poetico.

La lingua di Franco Scaldati è un impasto di colori, sapori e odori che conquistano i sensi del pubblico: una miscela di emozioni e sentimenti di assoluta nobiltà.

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