Ieri sera il Consiglio di Quartiere 5 Aperto richiesto dai cittadini della zona Corsica-Ponte di Mezzo per affrontare pubblicamente il problema degli interventi edilizi a fini residenziali

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 aprile 2006 23:12
Ieri sera il Consiglio di Quartiere 5 Aperto richiesto dai cittadini della zona Corsica-Ponte di Mezzo  per affrontare pubblicamente il problema degli interventi edilizi a fini residenziali

Ieri sera si è svolto il Consiglio di Quartiere 5 Aperto richiesto con apposita sottoscrizione dai cittadini della zona Corsica-Ponte di Mezzo per affrontare pubblicamente il problema, estremamente sentito in zona, ma di valenza cittadina, del moltiplicarsi di interventi edilizi a fini residenziali che vanno ad accrescere il carico urbanistico su contesti già fortemente compromessi dal punto di vista della vivibilità, o addirittura dichiarati ufficialmente saturi per il carico di funzioni e residenze già presenti.

Tali interventi, grazie alle regole adottate dal Comune di Firenze, consentono il proliferare di palazzi residenziali a più piani costruiti a ridosso degli edifici preesistenti, in sostituzione di aree artigianali, o capannoni industriali dismessi.
Nonostante l'inadeguatezza della sede scelta, che non riusciva neanche ad accogliere tutti gli intervenuti e nonostante l'ordine del giorno pubblicizzato dalla presidenza del Q. 5 non contenesse nessuno dei temi principali della richiesta presentata dai cittadini, vi è stata grande partecipazione.
Il poco tempo concesso agli interventi dei cittadini ne ha limitato drasticamente il numero.

Ma è emerso comunque un quadro di inadeguatezza normativa, per cui si continuano a consentire operazioni edilizie.
La mozione approvata all'unanimità nel Consiglio di Quartiere 5 di ieri, che invita -tra l'altro- l'Amministrazione Comunale a coordinare le finalità del Piano Integrato di Salute con gli strumenti di gestione del territorio in fase di stesura e perfezionamento (Piano Strutturale, Regolamento Edilizio, in un prossimo futuro il Regolamento Urbanistico) e quindi richiama a scelte responsabili a tutela della salute dei cittadini, rappresenta sicuramente un primo risultato.
"E' importante il fatto che la totalità dei consiglieri di quartiere abbia affermato la necessità di una nuova disciplina a tempi brevi per questi interventi edilizi cosiddetti diretti -commenta in un documento il Comitato Ex Panificio Militare di Via Mariti- auspicandone un ridimensionamento e un maggiore controllo.

Inoltre, la dichiarazione di disponibilità espressa nella stessa sede da Antongiulio Barbaro, attuale presidente della Commissione Consiliare Urbanistica del Comune, a prendere in considerazione ogni possibile suggerimento relativo a possibili soluzioni o proposte tecniche volte a cambiare la normativa comunale in senso più restrittivo per i costruttori e di maggior tutela per i residenti, rappresenta un'opportunità cui, da parte nostra, cercheremo di dare il massimo impulso. Resta comunque inteso che, come affermato dallo stesso architetto Talocchini, presente in qualità di Dirigente del Servizio Edilizia Privata del Comune, il problema non risiede nel trovare soluzioni tecniche, possibili e percorribili perfino per una moratoria immediata a questo tipo di interventi, secondo la richiesta fatta da cittadini e sostenuta anche da consiglieri di Quartiere, ma piuttosto nella volontà politica di intraprendere questa strada, che a nostro avviso potrebbe rappresentare una svolta significativa nella politica urbanistica del Comune di Firenze.

Per il bene di tutti, non possiamo che auspicare che questa volontà ci sia davvero e si possa esprimere con azioni concrete e in tempi brevi".

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