Servizi pubblici in Toscana: promossi o bocciati?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 maggio 2005 14:03
Servizi pubblici in Toscana: promossi o bocciati?

Il 10 maggio, in concomitanza con la Giornata Nazionale dei Servizi Pubblici Locali, la Regione Toscana e la Cispel Confservizi Toscana hanno organizzato un convegno sui servizi pubblici toscani, promosso nell’ambito del Progetto Regionale Servizi pubblici alla prova degli utenti: osservatorio della qualità.
Il Convegno, svoltosi nella Sala Gonfalone del Consiglio Regionale, è stato aperto da Alfredo De Girolamo, presidente del Cispel Confservizi Toscana.
Tra i presenti Piero Meucci de Il Sole 24 Ore, Alessandro Antichi, sindaco di Grosseto, Renzo Berti, sindaco di Pistoia, Alessandro Cosimi, sindaco di Livorno, Luigi Lucherini, sindaco di Arezzo, Federico Gelli, Vicepresidente della Regione Toscana e Stefano Draghi, professore ordinario di Metodologia delle Scienze Sociali dell’Università degli studi di Milano.
Proprio il prof.

Stefano Draghi ha illustrato la ricerca affidatagli dagli organizzatori del Convegno su i servizi pubblici toscani.
Tale indagine è stata curata dal docente e condotta dal Centro Telefonico di TNS – Abacus nei giorni 16 – 26 gennaio 2005 con metodo CATI (Computer Aided Telephone Interviewing) su un campione di 3.123 cittadini adulti toscani (18 anni e oltre) residenti nelle 10 città capoluogo di provincia.
Il campione è stratificato non proporzionalmente per comune, ma stratificato proporzionalmente per sesso, età e condizione professionale.
L’indagine ha avuto come scopo quello di ricostruire la valutazione dell’opinione pubblica toscana su i servizi pubblici locali: di verificare la percezione su scala regionale del funzionamento del sistema dei servizi più importanti: servizio idrico, gestione dei rifiuti, distribuzione e vendita del gas, trasporto pubblico locale.
In particolare la ricerca punta a verificare il rapporto prezzo – qualità, la percezione sulle politiche di settore e le forme di gestione di questi servizi.
Sul piano della qualità, complessivamente il giudizio è positivo: particolarmente positivo è per i servizi a rete ( acqua – gas ) che soddisfano più del 90% della popolazione mentre i servizi di strada (trasporti – rifiuti) il grado di soddisfazione si attesta rispettivamente al 44.1% e 76,3%.
Per quanto riguarda le tariffe, la ricerca mostra che i cittadini toscani hanno una certa preoccupazione: percentuali abbastanza alte per tutti i settori fanno notare che il giudizio più diffuso sia che le tariffe sono troppo care.
La sensibilità del pubblico sembra più riferita alla dinamica degli aumenti più che al costo assoluto dei servizi.
Sulla questione della gestione pubblica o privata dei servizi emerge che la cittadinanza toscana è molto più attenta al rapporto qualità - prezzo che alla gestione del servizio, sia esso pubblico, privato o misto.
In generale emerge una valutazione sostanzialmente positiva del modello in uso in Toscana.
Complessivamente il voto che i cittadini danno ai servizi pubblici toscani si attesta tra il 6/7.

(rsg)

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