La Toscana ha una legge per la sicurezza negli ambienti domestici

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 febbraio 2005 22:23
La Toscana ha una legge per la sicurezza negli ambienti domestici

Firenze – Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la legge “Norme per la promozione della salute e della sicurezza negli ambienti domestici” che recepisce i principi contenuti dalla legge nazionale n.493/1999. In Italia il fenomeno degli incidenti domestici ha raggiunto di recente preoccupanti dimensioni, l’Italia ha una media tra le più alte d’Europa, ogni anno sono circa 5.000 i morti e 1.800.000 i feriti ricoverati al Pronto Soccorso; tra questi i soggetti più colpiti sono le donne (in particolare casalinghe), i bambini e gli anziani.

In Toscana nel 1999 gli incidenti domestici sono stati circa 7715, di cui il 67% subiti da donne con prevalenza di età superiore ai 45 anni. Tra le cause del fenomeno giocano un ruolo importante la scarsa conoscenza ed inosservanza delle norme di sicurezza e la presenza, nelle civili abitazioni, di impianti ed apparecchi pericolosi, nonché l’uso di sostanze nocive. La legge d’iniziativa consiliare, a firma dei consiglieri Franchini (Margherita), Annunziata (DS) e Banchi (UDC), ha trovato la massima collaborazione della Giunta regionale.

Con la legge s’intende offrire una disciplina organica della salute e della sicurezza nelle civili abitazioni; si offre una definizione puntuale dell’incidente domestico e si sottolinea l’importanza di un’attività di pianificazione della Regione nell’individuazione di obiettivi, risorse e strumenti adeguati alla riduzione del rischio domestico, anche attraverso il coinvolgimento di organismi e strutture (Comitato regionale di coordinamento ed Inail) già presenti sul territorio. I destinatari sono i cittadini toscani, ma più in generale le realtà associative, le istituzioni ed il mondo dell’impresa, tutti interessati ad una comune azione di miglioramento della qualità della vita.

Le risorse impegnate annualmente per il triennio 2005-2007 sono di euro 200.000,00 con i fondi stanziati nelle azioni programmate nel Piano Regionale Sanitario. “ La legge si prefigge più obiettivi – ha ricordato illustrando il provvedimento Lucia Franchini (La Margherita) – in primo luogo conoscere i dati effettivi sul numero degli incidenti domestici; in secondo luogo è necessaria una campagna d’informazione sui rischi condotta in maniera capillare sul territorio a partire dalle scuole per arrivare ai luoghi di consumo.

Altro punto di forza della legge è rappresentato dalla formazione.” “ E’ inoltre importante - ha proseguito la Franchini – avviare studi, ricerche e sperimentazioni per eliminare il maggior numero di criticità esistenti nelle abitazioni: il tutto nella prospettiva della casa domotica, come ambiente di vita il più possibile salubre e gestibile da parte dei soggetti più svantaggiati.” “ E’ un testo molto innovativo che nasce da un ampio confronto e da numerose consultazioni svolte con il mondo delle associazioni e delle imprese – ha ricordato Anna Annunziata (DS) - ed è significativo realizzare una legge specifica contro i rischi domestici in aggiunta agli strumenti già in essere nel Piano Sanitario Regionale.

Per non sottovalutare il problema occorre avere dei dati certi, grazie alla collaborazione fattiva delle Aziende Sanitarie. Un ruolo centrale viene attribuito anche ai percorsi formativi e di informazione che devono coinvolgere anche i collaboratori domestici.” “ La Regione Toscana è la prima a legiferare in modo organico su questa materia – ha ricordato Franco Banchi (UDC) – realizzando una legge completa e che affronta varie problematiche: si effettua un monitoraggio degli incidenti domestici che restano spesso sommersi; si attivano percorsi di formazione e d’informazione; si attivano misure per educazione all’utilizzo degli strumenti domestici; si mette al centro delle politiche la famiglia con una casa di vetro trasparente ed aperta alle novità che migliorano la qualità della vita.” “ E’ una legge positiva – secondo Giovanni Barbagli (Rifondazione Comunista) – ma che avrebbe avuto necessità di ulteriori approfondimenti.

Si deve ricordare che gli incidenti domestici sono la seconda causa di morte in Italia e spesso la pericolosità degli strumenti domestici è colpa dei costruttori. Esiste già l’obbligo dell’iscrizione all’Inail per i collaboratori domestici, ma sono a rischio anche le bandanti ed i lavoratori occasionali.” “ E’ inoltre strano chiedere alle Asl – ha aggiunto Barbagli - di fare un’opera d’educazione sanitaria che è gia prevista nei compiti istituzionali. Comunque il voto sul provvedimento è positivo.” “ E’ una legge importante – ha detto Fabio Roggiolani (Verdi) – ed è necessario valutare, oltre che gli incidenti domestici, anche i fattori di rischio provocati dall’inquinamento dell’aria e dall’uso di materiali non idonei.

Nel regolamento devono essere previste norme specifiche per tutelare maggiormente la salute dei cittadini.” “ E’ una legge significativa – ha detto Enrico Rossi assessore alla sanità – che cerca di porre rimedio al dato preoccupante degli incidenti domestici che coinvolgono soprattutto donne e bambini. La tutela della salute e della sicurezza in casa è un tema di grande rilievo e compito della Giunta regionale è di dare rapida attuazione ai programmi e alle iniziative previste.” La legge è stata approvata con il voto favorevole di tutti i gruppi consiliari.

(RF)

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