Procreazione assistita: intervento dei Democratici di Sinistra

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 gennaio 2005 18:18
Procreazione assistita: intervento dei Democratici di Sinistra

"L'abrogazione sostanziale della legge 40 è ora possibile. Questo è il risultato positivo di una difficile campagna di raccolta firme che ci ha visti impegnati in tanti, cittadini, movimenti e partiti sensibili ai diritti delle persone ed alla autodeterminazione delle donne, un buon risultato politico ottenuto, anche se , rispetto ai referendum richiesti, i giudici hanno dichiarato l'inammissibilità del quinto quesito, quello che chiedeva l'abrogazione totale della legge 40". Lo afferma la consigliera comunale Susanna Agostini (Ds).

"La Corte Costituzionale - ha aggiunto la consigliera Agostini - ha dunque dichiarato ammissibili i quattro referendum per l'abrogazione parziale della legge 40 sulla procreazione assistita. Sono quattro quesiti importanti ai quali ogni cittadino potrà rispondere e riguardano : il limite alla ricerca sperimentale sugli embrioni; le norme sui limiti all'accesso alla procreazione medicalmente assistita ed in particolare l'eliminazione dell'obbligo di creare in vitro non piu' di tre embrioni; le norme per la cancellazione totale dell'articolo 1 della legge sui diritti del concepito quelle che riguardano le finalità e i diritti dei soggetti coinvolti e le norme che regolano i limiti all'accesso riferiti al divieto di fecondazione eterologa".

"Diamo dunque la parola ai cittadini - ha concluso la consigliera Agostini - attiviamoci uniti, unico fronte come per la raccolta delle firme che ci hanno condotto a questo traguardo, per abrogare le parti peggiori di una legge che oggi non rispetta la laicità dello stato e il dovere dello stesso di riconoscere la responsabilità e la libertà di coscienza dei propri cittadini". "Sono sconcertata per la bocciatura del referendum abrogativo della legge sulla procreazione assistita, dal momento che tutto l'impianto della stessa è sbagliato".

È quanto ha dichiarato Claudia Livi, consigliera comunale dei DS apprendendo la notizia della bocciatura della proposta del referendum da parte della Consulta. "La nota positiva - ha proseguito Claudia Livi - è data dal fatto che la Corte Costituzionale ha accolto i quattro referendum abrogativi di aspetti specifici della legge. Questo permetterà di condurre comunque una campagna referendaria per la completa revisione di una legge così sbagliata e contro la salute delle donne".(mr)

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