Il Ritrovamento della Gioconda a Firenze: convegno il 26 gennaio (alle 17) nel Salone dei Dugento di Palazzo Vecchio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 gennaio 2005 23:17
Il Ritrovamento della Gioconda a Firenze: convegno il 26 gennaio (alle 17) nel Salone dei Dugento di Palazzo Vecchio

"È un'iniziativa di grande interesse per Firenze che rende omaggio a Giovanni Poggi, un personaggio che ha fatto la storia del celebre dipinto della Gioconda, permettendone il suo ritrovamento 91 anni fa. Il convegno «Il Ritrovamento della Gioconda a Firenze» rappresenta anche un'occasione per conoscere il «tesoro di Poggi» che in tanti anni di vita e di studi ha raccolto una quantità enorme di materiale che ora i suoi eredi e la soprintendenza stanno cercando di catalogare ed una volta terminata questa laboriosa operazione, sarà possibile dare il via alla Fondazione dedicata a Giovanni Poggi".

Così l'assessore alle relazioni internazionali Eugenio Giani ha presentato il convegno che si svolgerà il prossimo 26 gennaio alle 17,00 nel Salone dei Dugento di Palazzo Vecchio. Al convegno parteciperanno, oltre agli organizzatori, anche il soprintendente Antonio Paolucci ed il professore Luciano Berti. L'iniziativa è nata da una collaborazione tra il consigliere Massimo Pieri, conoscente di Arianna Magrini la bis-nipote di Giovanni Poggi, l'assessore Giani e Dario Nardella presidente della commissione cultura del Comune di Firenze.

Tutti insieme hanno voluto ricordare la figura di Giovanni Poggi, sottolineando uno degli episodi più importanti della vita del sovrintendente. Giovanni Poggi era direttore della Galleria degli Uffizi quando, nel 1914, s'imbatté nella Gioconda che tre anni prima era stata rubata dal museo parigino del Louvre; se ne erano ormai perse le tracce ed il timore è che fosse finita in qualche collezione privata. Fu lui a riconoscerla ed a capire che non si trattava di uno dei tanti falsi che giravano in quel periodo ma proprio dell'originale di Leonardo da Vinci.

Rintracciò il ladro e lo convinse a restituire il dipinto: Vincenzo Perruggia, un muratore emigrato in Francia per lavoro, aveva compiuto il furto nel Salon Carré il 21 agosto del 1911, convinto che il quadro, essendo stato dipinto da un fiorentino, dovesse dimorare proprio a Firenze. L'11 dicembre del 1913 il quadro viene riconsegnato a Giovanni Poggi all'hotel Tripoli a Firenze, che da quel momento in poi cambia il suo nome in Hotel Gioconda. Ma non è questo l'unico aneddoto che hanno reso Giovanni Poggi "famoso", infatti basta ricordare che a lui, ad esempio, si deve (nel 1907) il ritrovamento della "Madonna di Filippo Lippi" in una stanza del vecchio manicomio di San Salvi, del carteggio di Vasari (nel 1908 a casa Spinelli) che conteneva anche una ricca corrispondenza con Michelangelo, la scoperta che le formelle del Ghiberti che adornano la Porta del Paradiso del Battistero erano ornate con lumeggiature in oro.

"In tutti questi anni, prima mia madre ed adesso io, abbiamo raccolto tutto il materiale del mio bisnonno, contenuto in una settantina di scatoloni, e lo stiamo catalogando insieme alla soprintendenza - ha commentato Arianna Magrini -. Negli scatoloni abbiamo trovato un ingente materiale fotografico, ben 5.000 lettere di Alessandro Manzoni, Giorgio La Pira, Carlo Gamba, tutto materiale che il mio bisnonno ha voluto che rimanesse a Firenze ed ora, anche con l'aiuto del Comune, vorremmo realizzare una fondazione dedicata a Giovanni Poggi per mettere a disposizione di tutti, il vasto materiale da lui raccolto e studiato".

Un vero tesoro, molto anche inedito, tutto da scoprire e da studiare, come i tanti articoli di giornali, provenienti da tutto il mondo, che raccontarono il ritrovamento della Gioconda di Leonardo da Vinci ed i ringraziamenti a Giovanni Poggi che permise di restituire all'umanità questo capolavoro.

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