TAR Toscana: caccia al friunguello illegittima
Un raro esemplare di cicogna nera avvistato alla Diaccia Botrona
Incontri di Birdwatching al Padule

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 settembre 2004 22:47
TAR Toscana: caccia al friunguello illegittima<BR>Un raro esemplare di cicogna nera avvistato alla Diaccia Botrona<BR>Incontri di Birdwatching al Padule

Su ricorso di WWF e LAV, ieri il TAR Toscana ha sospeso la delibera con cui la Regione Toscana aveva previsto la caccia al Fringuello dal 10 ottobre al 10 novembre. La sospensiva da parte del TAR della delibera di quest’anno segue di pochi giorni la sentenza definitiva relativa alla stagione scorsa, sentenza con cui il TAR ha sancito l’incompatibilità della caccia al Fringuello con le normative europee che tutelano questa specie. “Ormai è evidente e giuridicamente conclamato – afferma Guido Scoccianti, presidente del WWF Toscana - il fringuello è specie protetta e tale deve rimanere”.
L’anno scorso la Regione aggirò la sospensiva del TAR con un’apposita leggina.

Ripetere quest’anno quanto fatto l’anno scorso significherebbe oggi andare quindi contro non solo una sospensiva ma anche una vera e propria sentenza.
“Da amministratori e politici ci si dovrebbe aspettare innanzitutto il rispetto della legge – continua Guido Scoccianti – una nuova leggina-regalo ai cacciatori, come quella dell’anno scorso, vorrebbe dire invece calpestare la legge e svendere la nostra natura e il nostro ambiente per assecondare le voglie e rincorrere i voti del mondo venatorio più retrivo”.
“Sarebbe scandaloso ed inaccettabile che il Consiglio regionale ripeta anche quest’anno l’escamotage truffaldino ed incostituzionale della leggina ad hoc per calpestare la decisione dei giudici – dichiara Ennio Bonfanti, responsabile nazionale della LAV, settore “fauna” - maggioranza ed opposizione dimostrino rispetto per la Magistratura e la legalità e si astengano dallo scatenare un gravissimo ed antidemocratico scontro istituzionale tra Consiglio regionale, Magistratura ed Unione europea”.
WWF e LAV chiedono al Presidente Martini di assicurare l’osservanza da parte della Regione delle norme europee e della sentenza del TAR nel rispetto della natura della Toscana ma anche di tutti i cittadini.

Un raro esemplare di Cicogna nera ha, da qualche tempo, scelto come dimora stabile la Riserva Naturale provinciale della Diaccia Botrona, a Castiglione della Pescaia.

Questo esemplare è stato infatti più volte avvistato e fotografato tra i canneti del padule, dal direttore dei lavori per il miglioramento idrico dell'area, Paolo Migliorini.
Dopo quello del falco pescatore lo scorso agosto, si tratta del secondo avvistamento di uccelli rari che hanno scelto di stabilirsi in questa zona, già di per sé ricchissima di specie animali e vegetali.
"La presenza nella nostra Riserva di specie rare, schive e difficilmente avvicinabili dall'uomo come questo magnifico esemplare di cicogna nera - commenta l'assessore provinciale alla Conservazione della Natura, Gian Carlo Bastianini - è un segnale indiscutibile che gli interventi di rinaturalizzazione e gestione sostenibile che la Provincia ha realizzato negli anni, e continua a realizzare, per la salvaguardia dell'area protetta, si sono dimostrati efficaci.

La cicogna nera, a differenza della più diffusa cicogna bianca, è, infatti, solitaria, frequenta boschi ed aree paludose con caratteristiche ecologiche funzionali alla specie".
E' molto rara, minacciata nella gran parte del suo areale di distribuzione.
Si distingue dalla cicogna bianca per la colorazione nera contrastante con il bianco delle parti inferiori. può raggiungere un'altezza di oltre 1 metro, con un'apertura alare di 195 centimetri e può pesare fino a 3 chili e 500 grammi.

In Toscana, dal 1827 ad oggi, come ha spiegato Pietro Giovacchini del corpo di Polizia Provinciale, autore di un libro di prossima uscita sulla presenza di questa specie in Toscana, ne sono stati avvistati e segnalati meno di cento esemplari. Si tratta di un uccello migratore che sverna in aree diverse a seconda della provenienza. Il nucleo presente in Spagna è essenzialmente sedentario con pochi individui che migrano in Africa ricongiungendosi a quelli provenienti dall'Europa centro- orientale.

A questa popolazione appartengono le poche coppie presenti in Italia, dove la specie a ripreso a nidificare solo nel 1994, dopo oltre cinquant'anni, in alcune aree del Piemonte, della Calabria e della Basilicata.

Il Centro di Ricerca, Documentazione e Promozione del Padule di Fucecchio propone “Ali sulla Palude”, una serie di incontri di birdwatching – osservazione degli uccelli liberi nel loro ambiente naturale - rivolti a tutti coloro che vogliono approfondire la conoscenza dell’avifauna ed in particolare di quella delle aree umide. Gli incontri, a cura di ornitologi, fotografi naturalisti ed esperti birdwatchers, si terranno a Castelmartini (Larciano – PT) nei mesi di novembre (dal 26) e dicembre 2004: è prevista anche una uscita di una intera giornata nelle zone umide maremmane. Il corso è aperto ad un numero massimo di 25 partecipanti (quota di iscrizione 40 euro + eventuali biglietti di ingresso nelle aree protette): per ulteriori informazioni è possibile contattare il Centro (tel 0573/84540, e-mail fucecchio@zoneumidetoscane.it).

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