Un patto Associazioni – Sindacati per lo sviluppo economico nella Provincia di Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 settembre 2004 15:08
Un patto Associazioni – Sindacati per lo sviluppo economico nella Provincia di Firenze

Firenze, 24 settembre 2004 – “L’intesa e la cooperazione tra le associazioni di categoria ed il sindacato possono essere un ottimo strumento per uscire dall’attuale periodo di crisi, naturalmente solo se ai progetti seguiranno i fatti”. Così Ovidio Montecchi, Presidente di Confartigianato Firenze, commenta il “Patto per lo sviluppo sostenibile, la coesione e l’integrazione” siglato questa mattina da Confartigianato, Cna, Api, Cgil, Cisl e Uil con l’obiettivo di realizzare una governance cooperativa che, a livello provinciale, avanzi proposte utili allo sviluppo del territorio.

“In primo luogo occorre favorire e facilitare l’accesso al credito della piccola e media impresa, anima dell’economia locale, specie in vista dell’introduzione dell’accordo di Basilea 2” aggiunge Montecchi. Oltre alla promozione di un sistema di credito che consolidi e potenzi il sistema produttivo locale la governance si occuperà, grazie ad appositi gruppi di lavoro, della realizzazione dell’area metropolitana fiorentina, di azioni di marketing territoriale, di formazione continua anche degli imprenditori, di welfeare, d’innovazione e di ricerca.


Patto per lo sviluppo sostenibile, la coesione sociale, l’integrazione

Le Associazioni dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa (CNA Firenze - Confartigianato Firenze - API Firenze) e i Sindacati dei Lavoratori dipendenti (CGIL – CISL – UIL) hanno approfondito le questioni relative all’attuale situazione e agli obiettivi, al metodo ed ai contenuti di un confronto finalizzato a definire un "Patto per lo sviluppo sostenibile, la coesione sociale, l'integrazione".


GIUDIZIO SULLA CRISI E IMPEGNO COMUNE
La consapevolezza di non essere di fronte ad uno dei tanti fenomeni ciclici di rallentamento dello sviluppo, con la percezione di una crisi che presenta connotati inediti in quanto associa ad una lunga fase economica negativa per il sistema manifatturiero una perdita della fiducia, crescente precarietà sociale, paura rispetto ad un futuro sempre più confuso e incapace di valorizzare in un nuovo modello le identità territoriali e sociali; tutto ciò in assenza di adeguate politiche nazionali.

La globalizzazione, connotata da uno straordinario accumulo di scienza e di tecnica ma anche da una forte spinta alla deregulation, rimette in discussione i vecchi equilibri sociali ed economici.
Accettare la sfida della modernizzazione e della competitività, neutralizzando gli effetti perversi di uno sviluppo senza regole nè principi, significa cogliere anche nella nostra provincia l'opportunità offerta dall'idea innovativa della "governance cooperativa".
Un maggiore confronto fra gli attori e gli stakeholders pubblici e privati del territorio, finalizzato al miglioramento continuo delle relazioni sociali, impegnandoci a costruire una rete di relazioni duratura ed efficace, riscoprendo i valori di una visione generale, che ridia slancio ad una funzione di leadership, perseguendo l’idea di fare sistema programmando e verificando di volta in volta obiettivi e contenuti per sviluppare il nostro sistema economico e il suo modello di coesione sociale.
Obiettivi:
- Realizzare una intesa per avanzare insieme proposte aperte al coinvolgimento di altri soggetti pubblici e privati per lo sviluppo del territorio nello spirito del nuovo patto regionale per lo sviluppo.

Uno sviluppo sostenibile con l'ambiente e che sappia porre attenzione al tema della coesione sociale, dell'integrazione e della migliore occupazione. In questo contesto, insieme alle questioni del Welfare saranno approfondite le iniziative necessarie per la riduzione dei processi di precarizzazione del lavoro e per la qualificazione delle risorse umane, imprenditoriali e lavorative, essendo questi fattori determinanti per lo sviluppo e presupposto per approfondire le problematiche connesse alle forme di lavoro introdotte dalla nuova legislazione.
- Agire come soggetti propositori nei confronti delle istituzioni competenti (autonomie locali e funzionali) e del sistema bancario per il potenziamento dei fattori competitivi del territorio e della crescita delle imprese.
- Concordare e condividere priorità d'azione finalizzate a potenziare e favorire le innovazioni che il sistema delle imprese deve adottare per fronteggiare il cambiamento.
Contenuti:
- I temi che saranno affrontati riguardano la dotazione infrastrutturale e logistica, il sistema della ricerca e della formazione, dei servizi locali e del Welfare locale.

In particolare sono considerati temi prioritari:
- la realizzazione dell'area metropolitana fiorentina nel contesto dell'area vasta Firenze Prato Pistoia
- l'avvio di un marketing territoriale per promuovere un contenuto di qualità, innovazione ed eticità che sia di stimolo anche per l'estensione di forme di certificazione riconosciute sul piano internazionale
- la promozione di un sistema di interventi del credito volto a favorire il consolidamento ed il potenziamento del sistema industriale del territorio, anche in considerazione di Basilea 2 e del nuovo ruolo delle banche

- l'incontro tra il sistema della ricerca e il sistema industriale locale per favorire la diffusione delle innovazioni relative ai materiali, ai prodotti e ai processi
- il potenziamento e la migliore finalizzazione della formazione continua a sostegno dei cambiamenti in corso e delle capacità professionali necessarie allo sviluppo del territorio che deve investire sia la realtà imprenditoriale che lavorativa
- al fine di consolidare il sistema delle piccole imprese presenti sul territorio, individuare regole e comportamenti condivisi fra aziende committenti ed il sistema della subfornitura
- l’adeguamento del welfare locale per favorire la coesione sociale di fronte ai cambiamenti della società a partire dai processi di integrazione
- la spinta all'innovazione, anche attraverso la riconsiderazione dei processi produttivi e delle filiere settoriali con particolare interesse a tutte le forme che permettano attraverso l’aggregazione strutturale, una crescita dimensionale delle imprese.
Metodo:
per ogni tema saranno costituiti gruppi di lavoro.

A tale scopo i rappresentanti delle parti si incontreranno a breve scadenza nuovamente per strutturare tali gruppi e definirne l'agenda. In tale occasione sarà redatta la premessa dell'accordo relativa alle priorità infrastrutturali.
Le parti si impegnano a definire obiettivi concreti e a monitorare lo stato di avanzamento degli stessi.

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