Ospedale Meyer: apre l'ambulatorio per i codici bianchi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 luglio 2004 17:15
Ospedale Meyer: apre l'ambulatorio per i codici bianchi

Da lunedì è in funzione il servizio dedicato ai bambini con problemi di lieve gravità Si chiamano “codici bianchi”. E’ il termine con cui gli operatori sanitari del Pronto Soccorso individuano tutti quei bambini che manifestano problemi di lieve gravità. La limitata gravità delle loro condizioni li porta però ad affrontare lunghe attese, specialmente nelle fasce orarie e nei giorni di maggiori afflusso al Pronto Soccorso. Per dare loro una risposta più puntuale, in applicazione della delibera regionale voluta dall’assessore per il Diritto alla Salute Enrico Rossi, da lunedì 2 agosto l'Ospedale Pediatrico Meyer apre, in via sperimentale, l’ambulatorio dei “codici bianchi” (contrassegnato dal simpatico e candido orsetto).

Nell’area attigua al Dea (Dipartimento di Emergenza e Accettazione), il Meyer dedica una sala di attesa e un ambulatorio ai bambini valutati con “bassa priorità”: a loro disposizione c’è un pediatra specialista e il personale infermieristico del Dea. L’ambulatorio, in funzione nei giorni feriali, inizialmente aprirà dalle 10 alle 12,30 e, nel pomeriggio, dalle 16,30 alle 20, le fasce orarie considerate a maggiore afflusso. Qualora, durante la sperimentazione, dovesse emergere l’esigenza di cambiare orario per meglio rispondere alle esigenze dei bambini che si rivolgono per le visite, il Meyer introdurrà correttivi per adeguare l’ambulatorio alle loro necessità. L’istituzione dell’ambulatorio dei “codici bianchi” intende centrare una serie di importanti traguardi: oltre a ridurre i tempi di attesa per i casi con minore priorità e garantire una maggiore fluidità per i bambini in condizioni più gravi (codici contrassegni dagli orsetti rossi e gialli), consentirà di raccogliere alcune informazioni (tipologia della domanda, area di provenienza), che potranno essere utili per poter programmare in futuro una risposta territoriale.

L’obiettivo quindi è anche di far comprendere alle mamme e ai papà la differenza tra il ricorso al Pronto Soccorso, necessario nei casi di emergenza e urgenza, e l’utilizzo dei servizi territoriali, che rappresentano il percorso assistenziale più idoneo nei casi di lieve gravità. La sperimentazione dell’ambulatorio dei “codici bianchi”, insieme all’esperienza avviata nei giorni festivi e pre-festivi con i Pediatri di Famiglia (Acap), consentirà quindi di programmare percorsi assistenziali mirati alle esigenze del bambino.(mr) Attenzione però.

Per accedere all’ambulatorio dei “codici bianchi” del Meyer prima occorre fare il “triage” (dal francese “trier”, scegliere, selezionare) ovvero sottoporre al personale sanitario del Pronto Soccorso la valutazione delle condizioni del bambino. Il personale infermieristico, opportunamente addestrato e formato, saprà identificare la priorità di intervento (assegnazione del codice colorato) e indirizzare il piccolo all’ambulatorio dei “codici bianchi” oppure al Pronto Soccorso.

Con l’introduzione nel 2002 del “triage”, al Pronto Soccorso del Meyer non conta il momento in cui si arriva, ma passa prima il caso più urgente, cioè il codice rosso (identifica una condizione molto critica del paziente con compromissione delle funzioni vitali). Gravità che via via decresce per i codici gialli, verdi e bianchi. La differenziazione dei percorsi d’accesso è un’esigenza sempre più sentita. Come emerge dai dati elaborati dal dottor Francesco Mannelli, responsabile del Dea del Meyer, tra i 30 mila bambini visitati ogni anno all’Ospedale Pediatrico, una parte considerevole è rappresentata da casi di minore gravità.

Dalle statistiche raccolte dal 2003 ad oggi, i “codici bianchi”, nella media, costituiscono il 39,6% del totale. Percentuale che a secondo dei diversi periodi può scendere fino a un minimo del 30% o salire a un massimo del 40%. I codici verdi invece rappresentano mediamente il 55,9%, con punte minime del 48% e massime del 62%. Come si evidenzia dai dati questi due codici, da soli, costituiscono il 95% degli accessi al Pronto Soccorso. Se invece si guarda a quelli di maggiore gravità, i codici gialli mediamente rappresentano il 4,3% degli accessi al Dea e quelli rosso lo 0,2%. L’introduzione del “triage” se da un lato ha portato a una selezione del processo di visita, assicurando ai bambini con patologie più gravi l’immediato trattamento medico-sanitario, dall’altro ha evidenziato tutta quella serie di problematiche adesso oggetto di valutazione.

L’ambulatorio che il Meyer apre lunedì è una pronta risposta alle loro esigenze.

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