1492 - libri di Lorenzo giovedì 22 e venerdì 23 luglio alla Villa di Maiano

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 luglio 2004 12:42
<I>1492 - libri di Lorenzo</I> giovedì 22 e venerdì 23 luglio alla Villa di Maiano

"1492 - libri di Lorenzo" è uno spettacolo presentato per la prima volta nel 1992, in occasione delle celebrazioni laurenziane per il quinto centenario della morte del Magnifico, a Firenze alla Villa Medicea di Careggi. Lo spettacolo ha una struttura itinerante che ha permesso allo spettatore di scoprire i vari ambienti, tutti di grande suggestione, delle ville che, di volta in volta, hanno costituito i nostri palcoscenici.

In questa occasione ci troviamo nella splendida cornice della Villa di Maiano, adagiata, nella sua maestosa sobrietà, su un meraviglioso terrazzo naturale su Firenze. Luogo di grande impatto e di notevole richiamo, anche considerando che la Villa stessa, in quanto dimora privata, è normalmente chiusa al pubblico e, di fatto, poco sconosciuta alla maggioranza dei fiorentini e non inclusa (ahimé!) fra le tappe abituali se non dal turista più esigente. Lo spettacolo ha ottenuto sempre un considerevole successo di pubblico e, soprattutto negli anni compresi fra il 1992 ed il 1996, era quasi diventato un appuntamento fisso per la città.

Inusuale è, senza dubbio, nel panorama teatrale nazionale, uno spettacolo che viene riproposto per così tanti anni fino a raggiungere la considerevole quota di oltre centocinquanta repliche. Il successo ci sembra dovuto all'abbinamento dell'interesse dei luoghi scelti ad uno spettacolo che possiamo considerare, per molti aspetti, particolare. Una "visita-spettacolo" ci piace definire infatti "1492"; i personaggi in scena tendono a portare per mano lo spettatore nei locali della villa (ma in maniera ben più intrigante di quanto non possa fare una guida turistica).

Non di meno, la scelta dei testi, il percorso e l'allestimento, mirano a valorizzare gli spazi che vengono attraversati e da questi, a loro volta, vengono amplificati e motivati. Per non perdere il contatto diretto e ravvicinato con quello che viene raccontato, con quello che si vede e, perché no, con quello che si beve e che si mangia, gli spettatori sono limitati nel numero per ogni serata; un gruppetto di popolani del Quattrocento, quindi, che segue l'attore-guida su e giù per i parchi, per i cortili, per i saloni e per i sotterranei.

Per quanto molto comunicativa e spettacolare, la dinamica di "1492" è affidata, come accennato, ad un solo attore-narratore, ad una cantante soprano, ad una flautista e ad una serie di effetti a sorpresa svelati, di volta in volta, nei vari spazi. Ogni tappa del percorso è basata su un'opera del tempo di Lorenzo il Magnifico a lui, in qualche modo, dedicata. Lorenzo, però, non appare mai in scena: una serie di voci lo raccontano, lo ricordano, gli si rivolgono.

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