Irrigare risparmiando con l’acqua dei depuratori

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 luglio 2004 18:12
Irrigare risparmiando con l’acqua dei depuratori

E’ dedicato al tema dell’irrigazione in Toscana il convegno intitolato “ Uso e riuso delle acque: il ciclo da chiudere” che si terrà il 2 luglio a Roselle (Grosseto) al quale partecipa, tra gli altri, l’Amministratore dell’Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione della Regione Toscana, Maria Grazia Mammuccini.

Promosso da Cispel (l’associazione che riunisce le imprese di gestione dei servizi pubblici), dall’ U.R.B.A.T. (Unione Regionale per le Bonifiche, l’Irrigazione e l’Ambiente in Toscana) e dalle organizzazioni professionali agricole, il convegno servirà a fare il punto della situazione e delle prospettive anche in vista di una gestione “integrata” delle risorse con il riuso dei reflui depurati per l’irrigazione.

Questa iniziativa – ricorda Maria Grazia Mammuccini, amministratore Arsia – ci vede partecipi, tra l’altro, come firmatari di due recenti protocolli d’intesa, che impegnano, rispettivamente, l’Arsia alla collaborazione con Cispel (e il mondo dei servizi pubblici da esso rappresentato) e con l’Urbat, l’unione regionale delle bonifiche, l’Uncem e le organizzazioni professionali agricole, proprio sul tema di un uso più razionale della risorsa acqua.

Un tema che deve essere affrontato nella sua globalità – sottolinea Mammuccini – comprendendo gli aspetti agricoli, quelli idropotabili, la salvaguardia dell’ambiente, il tema delle bonifiche e le opportunità offerte dall’uso dei reflui per irrigazione.

L’intervento dell’Amministratore e dei tecnici dell’Arsia servirà dunque a fornire un quadro conoscitivo della situazione e delle iniziative sul tema portate avanti dall’agenzia, volte ad introdurre innovazioni tecnologiche per il risparmio di acqua e al riuso a scopo irriguo dei reflui dei depuratori.

Tappe importanti di questo percorso – sottolinea Mammuccini – sono i due protocolli d’intesa volti proprio a creare sinergie tra diversi soggetti che operano nella gestione del ciclo delle acque, al fine di razionalizzarne l’uso e di salvaguardare il patrimonio idrico superficiale e sotterraneo della Toscana. In particolare il protocollo più recente, siglato con Urbat, Uncem e organizzazioni professionali, prevede iniziative congiunte per l’acquisizione, sul territorio, dei dati sull’impiego delle risorse, lo studio di modelli per ottimizzare la distribuzione, la consulenza alle aziende, l’integrazione delle banche dati meteorologiche dell’agenzia e dell’Unione delle Bonifiche.

Il protocollo mira cioè a creare un rapporto coordinato tra i soggetti istituzionalmente preposti alla gestione dell’acqua (in particolare Consorzi di Bonifica e Comunità Montane), l’Arsia e i rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole, per la diffusione sul territorio delle innovazioni capaci di razionalizzare l’uso di questa preziosa risorsa.

Il primo impegno comune sarà un monitoraggio dei sistemi irrigui, che andrà anche ad arricchire il sistema informativo nazionale (SIGRIA) per la gestione delle risorse idriche.



La collaborazione attivata potrà inoltre agevolare il trasferimento delle conoscenze e delle innovazioni collaudate, alle quali l’ARSIA lavora già da anni (fabbisogni idrici delle colture, realizzazione di supporti per l’ottimizzazione degli interventi irrigui e la gestione degli impianti, modalità di uso dei reflui a scopo irriguo), in tema di risparmio idrico, sia a livello aziendale che consortile. A ciò si aggiunge l’ulteriore sinergia – conclude Mammuccini – attivata grazie all’altro protocollo, siglato con Cispel, che permette di chiudere il cerchio, con particolare riferimento a modelli di gestione delle acque reflue urbane e alla verifica del loro impiego su colture agricole e verde pubblico., e che vedrà presto la prima applicazione pratica con l’attivazione di un progetto pilota volto all’impiego per irrigazione dei reflui di un depuratore civile che si trova all’interno di una delle più importanti aree agricole della nostra regione.

(lp)

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