Domani presidio in Piazza Pitti contro il parcheggio della Fortezza
Quanti anni dureranno i grandi cantieri per l’Alta Velocità a Firenze?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 maggio 2004 12:25
Domani presidio in Piazza Pitti contro il parcheggio della Fortezza<BR>Quanti anni dureranno i grandi cantieri per l’Alta Velocità a Firenze?

Domani, dalle ore 10.00 alle 12.00, i Comitati dei Cittadini, che per primi hanno denunciato il "mostro", organizzano un presidio in Piazza Pitti con esposizione del mega-striscione. Sarà consegnato un documento al Soprintendente ai Beni Culturali di Firenze con le richieste dei Comitati sulla questione del “mostro” della Fortezza. Tutta l’area soggetta ai vincoli diretti di tutela, deve essere liberata da quanto costruito in modo non rispettoso sia delle visuali sia delle distanze dal monumento.

Il 12 marzo scorso il prof.

Girolamo Dell’Olio – in qualità di Presidente dell’Associazione di volontariato IDRA – ha presentato formale istanza con cui lamenta la mancata risposta alla richiesta (che si allega in copia), assunta al protocollo generale lo scorso 5 gennaio. L’Associazione IDRA chiedeva di poter ricevere, affinché fosse reso pubblico, il nuovo “cronogramma” dei lavori per l’Alta velocità a Firenze (approvato dalla Conferenza dei servizi il 23.12.2003). (…) A detta del presidente dell’Associazione IDRA, a tutt’oggi, non è stata fornita alcuna risposta in merito.

Atteso quanto sopra e visto l’art. 84 dello Statuto comunale, si prega la S.V. di accogliere la richiesta di documentazione avanzata dall’istante”. Così scriveva il 25 marzo scorso il Difensore civico di Firenze, dott. Francesco Lococciolo, al Sindaco di Firenze Leonardo Domenici (che è anche presidente dell’ANCI, Associazione Nazionale dei Comuni Italiani). Ma nessuna risposta è mai arrivata da Palazzo Vecchio. Neppure dopo il sollecito scritto che il Difensore civico ha indirizzato al Sindaco il 14 maggio scorso.
L’Associazione di volontariato Idra sottopone il caso ai Consiglieri comunali in occasione della loro ultima seduta di legislatura, oggi lunedì 31 maggio.

“E’ auspicabile che i rappresentanti eletti dalla popolazione – scrive Idra - avallino questo tipo di comportamento da parte del Sindaco? La cittadinanza non ha forse il diritto di conoscere attraverso i documenti i particolari di una cantierizzazione lunga e faticosa che interesserà per parecchi anni la vita quotidiana di decine di migliaia di donne, uomini, bambini e anziani? Chiediamo ai Consiglieri uscenti (ricandidatisi o meno al ruolo fin qui ricoperto) e al loro Presidente di pronunciarsi sul tema della trasparenza, della democrazia, del rispetto delle regole e dello Statuto comunale in questa città, prima di lasciare i seggi della Sala dei Dugento”.

L’associazione Idra aveva denunciato al Difensore civico il 12 marzo scorso la mancata risposta da parte del sindaco Leonardo Domenici a un quesito posto oltre due mesi prima, invocando l’applicazione della legge 241 sulla trasparenza degli atti amministrativi.

L’Associazione chiedeva al sindaco Domenici che venisse reso pubblico il nuovo cronogramma dei lavori per l’Alta Velocità a Firenze approvato in conferenza di servizi il 23 dicembre scorso. Dai dati istituzionali in suo possesso, infatti, l’associazione desume che l’entrata in funzione del passante e della stazione non potrebbe avvenire entro dicembre del 2010 (come sostiene l’Amministrazione Comunale nei suoi comunicati ufficiali), ma solo molto dopo, e non prima della fine del 2013, sempre che non si verifichino intoppi come quelli che stanno ritardando di parecchi anni l’entrata in funzione della tratta ferroviaria ad Alta Velocità Bologna-Firenze (a suo tempo annunciata dai costruttori per il 2003).

“Non solo non è stato fornito il cronogramma eventualmente approvato in conferenza di servizi”, scriveva Idra al dott.

Lococciolo; “non è stata neppure fornita risposta circa l’esistenza o meno di un simile documento di programmazione”.

L’associazione di volontariato fiorentina teme che “la mancata risposta del Sindaco possa derivare dalla sottovalutazione del diritto dei cittadini a conoscere i contenuti concreti delle decisioni amministrative che li riguardano e che interessano – come nel caso del progetto Alta Velocità – molti anni delle loro vite” o addirittura che essa possa derivare “dall’assenza di un programma di cantierizzazione certo”.

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