IV trimestre del 2003: l'indice generale del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio della Toscana +1,0%

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 aprile 2004 15:34
IV trimestre del 2003: l'indice generale del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio della Toscana +1,0%

Si tratta di una crescita modesta, ma che, secondo l'analisi dell'Ufficio Studi di Unioncamere Toscana condotta sui dati elaborati dall'Istat, è per la prima volta nel 2003 leggermente superiore sia al dato nazionale (+0,9%) che a quello del Centro-Italia (+0,4%).
La crescita permane anche nel valore medio dell'anno (+1,3% rispetto al 2002), grazie soprattutto alle buone performance della grande distribuzione (+3,6%) e del settore alimentare (che ha chiuso il 2003 con un +2,4% contro un +0,7% del non alimentare).

Si confermano invece le difficoltà delle piccole e delle medie strutture (le imprese fino a 5 addetti hanno addirittura accusato una lieve riduzione delle vendite in termini monetari), la sostanziale stagnazione delle imprese tra 6 e 9 addetti (+1,0%) e tra 10 e 19 (+1,1%) ed il ritmo sostenuto delle aziende più strutturate (+4,2% per quelle con almeno 20 addetti).
Nello specifico del 4° trimestre, è andato bene ottobre, peggio lo stagnante novembre, mentre le festività natalizie hanno trainato il valore dell'ultimo mese dell'anno (+1,2%) più di quanto non sia accaduto nel 2002 (+0,2%).

E' proseguita la crescita delle vendite di prodotti alimentari (+1,5%), trascinata dai buoni risultati della grande distribuzione in generale (3,1%) e dei supermercati in particolare (+4,2%).
Se il profilo delle vendite resta tipicamente quello che caratterizza fasi di bassa domanda, con un maggior dinamismo del comparto alimentare rispetto a quello non alimentare, prospettive più rosee per la nostra regione, confrontate col quadro nazionale, emergono tuttavia proprio dal non alimentare (+0,8% Toscana, -0,9% Italia, -1,2% Centro) laddove le vendite delle piccole superfici toscane (+0,4%) distanziano di quasi un punto e mezzo percentuale il risultato nazionale (-0,9%), e di quasi due punti e mezzo è il gap a favore della grande distribuzione toscana (+3,9%) rispetto a quella italiana (+1,6%).
Nel periodo ottobre-dicembre, gli esercizi non specializzati sono stati più dinamici sia nell'alimentare (+3,1%) che nel non alimentare (+3,9%); negli esercizi specializzati, invece, hanno registrato il dato più basso le vendite di libri-giornali-altri prodotti (-0,2%, uguale al terzo trimestre 2003) mentre il valore più alto è stato raggiunto dai tessili, abbigliamento, calzature e articoli di cuoio (+1,1%), passando dal +0,1% che accomuna "alimentari, bevande, tabacco" e "mobili ed articoli per la casa, elettrodomestici, radio-tv", al +0,8% dei "farmaceutici, medicali cosmetici e articoli di profumeria".
Rispetto all'andamento registrato nel quarto trimestre2002, si osserva infine che le categorie merceologiche che alla fine del 2003 hanno messo a segno il recupero maggiore sono proprio quelle che, nello stesso periodo dell'anno precedente, erano risultate maggiormente penalizzate: i miglioramenti più significativi, realizzati dalla categoria "tessili, abbigliamento, calzature e articoli di cuoio" (passata da -0,1 a +1,1%) e dal fanalino di coda 2002 "libri, giornali, articoli di cartoleria e altri prodotti specializzati" (da -1,0 a -0,2%), sono pertanto da considerarsi entro certi limiti come fisiologici.

Per tutte le altre tipologie di prodotto vendute in esercizi specializzati il rallentamento è invece sensibile, con in testa le vendite di mobili ed articoli per la casa, elettrodomestici, radio-tv (da +2,4 a +0,1%), ed a seguire quelle di farmaceutici, medicali cosmetici e articoli di profumeria (da +2,2 a +0,8%) e di alimentari, bevande, tabacco (da +0,9 a +0,1%).

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