Per il tecnico della Fiorentina lo scontro di domenica prossima dei viola al Garilli riporterà alla mente i derby del Po. Piacenza-Cremonese è stata per anni la partita più importante per quei padani che vivono lungo il confine tra l’Emilia e la Lombardia. E il “Mondo”, come lo chiamano subito a Cremona, con suoi gol e le sue fantasiose giocate, fa vincere molte volte i lombardi grigiorossi sugli emiliani biancorossi. Il "Garilli" e lo "Zini", i due stadi dove si incrociano i destini di Emiliano da Rivolta d’Adda. E il caso vuole che proprio a Piacenza il tecnico viola sarà per la prima volta in trasferta sulla panchina della Fiorentina, la panchina della squadra per la quale non ha mai nascosto di fare il tifo .
"Finalmente Mondonico è sulla panchina più amata" “Sono sempre stato tifoso di questi colori e adesso, dopo quattro occasioni in cui tutto è sfumato all’ultimo istante, grazie al presidente ed alla società ho dato modo di dare corpo al mio sogno. Anche stavolta, come a Torino, sono arrivato non solo dove mi ha portato il cuore, ma anche dove i progetti e le idee sono chiari e precisi.” “Dopo la vittoria con l’ AlbinoLeffe, domenica ci sarà il Piacenza.” “Una gara difficile.I biancorossi di Cagni sono terzi in classifica con Palermo e Cagliari.
Insieme al Messina rappresentano la sorpresa del campionato. Giocano un calcio aggressivo e danno sempre tutto. E’ la squadra che ha meglio assimilato la mentalità della serie cadetta.” “Tanti ricordi sia con la Cremonese che col Toro ” “Il passato ha spesso il profumo più dolce, ricordo certe prestazioni in quel campo come giocatore avversario , negli anni Settanta, e poi come allenatore dei granata. Ho incontrato gente di valore, come Titta Rota. Ora però devo solo guardare avanti e pensare a questa Fiorentina, che ha assolutamente bisogno di fare punti.” I piacentini sono avvisati, il “Mondo” sta arrivando al Garilli.
Ancora una volta. AS
