“Le piogge di questi giorni non hanno purtroppo inciso sensibilmente sulla situazione complessiva. La ricarica delle falde, necessaria all’alimentazione di aree importanti come, ad esempio, quella del Chianti, richiede difatti tempi e piogge decisamente superiori.” E’ quanto afferma Giovanni Menduni, Segretario Generale dell’Autorità di bacino del fiume Arno, durante la riunione della Commissione di tutela delle acque, riunita questa mattina a Palazzo Montauti Niccolini a Firenze. Si tratta della cabina di regia che riunisce tutti i soggetti preposti a governare operativamente il problema della siccità.
Il livello dell’invaso di Bilancino, che sottende un bacino di alimentazione relativamente modesto, è rimasto sostanzialmente invariato, nonostante che il rilascio sia stato limitato al minimo vitale di 600 litri/secondo. Dati più confortanti vengono invece dagli invasi di Levane e La Penna che, alimentandosi dall’intero Casentino e dalla Chiana, hanno potuto ricostituire le proprie risorse in maniera più significativa. “La guardia, in sostanza, - prosegue Menduni - deve restare alta, anche perché le previsioni, dopo le piogge indicate per i prossimi giorni, promettono di nuovo siccità per la prima settimana di novembre.” La situazione è pertanto tenuta costantemente sotto controllo dalla Commissione.
Nella sostanza, attraverso il continuo monitoraggio dei dati di qualità e quantità dell’acqua del fiume, le previsioni meteo e le necessità degli acquedotti che si approvvigionano dall’Arno, si decidono le politiche di gestione della risorsa con cadenza praticamente giornaliera. Queste osservazioni - conclude Giovanni Menduni - rientrano nel carattere intrinsecamente torrentizio dell’Arno che, soprattutto nella stagione autunnale, ha spesso mostrato comportamenti estremi e repentini cambiamenti di fronte, sia per le condizioni siccitose che per le piene rilevanti.(mr)