Alimenti per bambini da zero ai tre anni contro la denutrizione dell’Africa gemellata con la Provincia di Firenze: il Senegal
A Empoli tanti bambini da tutto il mondo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 luglio 2003 08:19
Alimenti per bambini da zero ai tre anni contro la denutrizione dell’Africa gemellata con la Provincia di Firenze: il Senegal<BR>A Empoli tanti bambini da tutto il mondo

Il Presidente della Provincia di Firenze Michele Gesualdi ha chiesto aiuto ad Unicoop, Esselunga, Supermercati Pam e Conad per vincere questa scommessa che può aiutare la vita di tanti. L’amministrazione provinciale di Firenze sta realizzando in collaborazione con la Regione Toscana, la Provincia di Siena, le Asl della Toscana, le aziende ospedaliere di Careggi e Siena, l’ospedale pediatrico Meyer di Firenze e le associazioni senegalesi della Toscana, un progetto di cooperazione economica in ambito socio-sanitario con il Senegal e in particolare con l’ospedale regionale di Thies e del distretto sanitario Mbao (nella capitale Dakar).

In questo quadro si colloca la richiesta avanzate dalle strutture sanitarie senegalesi di alimenti per i bambini.

Un momento importante per Empoli, di accoglienza, di aiuto verso coloro che hanno bisogno di noi. Tornano i bambini celiaci del Saharawi, ospiti per la prima volta nell'estate 2001, tornano insieme ad alcuni loro coetanei saharawi non affetti da celiachia, e ad altri bambini bielorussi e palestinesi. Nella scuola elementare di Serravalle, saranno ospitati dieci bambini saharawi con un loro accompagnatore.

Nella scuola media Vanghetti, saranno ospitati nel mese di luglio sei bambini bielorussi diabetici e dieci bambini palestinesi: questi ultimi sono ospiti della città per la prima volta e si fermeranno anche nel mese di agosto, quando saranno raggiunti da altri bambini saharawi. I bambini ospitati nella scuola Vanghetti saranno seguiti dalle Pubbliche Assistenze. Questa operazione umanitaria è promossa dall'assessorato ai Diritti di Cittadinanza in stretta collaborazione con i volontari dell'Associazione Italiana Celiachia, delle Pubbliche Assistenze e della Asl 11, che si occupa dei necessari controlli medici.
La celiachia deriva per i bambini saharawi, dall'intolleranza al glutine e dalla reale difficoltà di seguire una dieta appropriata nel loro paese, che continua a vivere una situazione politica drammatica.

Lo scorso anno, l'attrice Claudia Koll, presidente onorario dell'Associazione Italiana Celiachia, ha sottoscritto a Empoli la prima adozione a distanza della campagna nazionale promossa dall'Aic. L'obiettivo di 300 bambini celiaci Saharawi adottati a distanza, posto dalla campagna di adozione che l'Aic aveva aperto a tutti gli associati in Italia, è stato già raggiunto. Due mesi non sono un periodo molto lungo, ma risultano utili per quei bambini che qui da noi acquistano peso e vivono in maniera sana la loro intolleranza al glutine.

Mangeranno pane, pizze, dolci fatti con farine a loro consentite.
L'ospitalità verso i bambini bielorussi rientra nel progetto con cui si vuole favorire il miglioramento delle condizioni fisiche e psichiche di chi proviene dalla zona contaminata dal disastro nucleare di Chernobyl.
Ci sarà almeno un'occasione in cui tutti i bambini accolti nelle due scuole si ritroveranno: l'appuntamento è fissato per mercoledì 16 luglio al parco Mariambini, dove potranno stare insieme e divertirsi con un gruppo di giocolieri.
Domenica 20 luglio, è in programma una cena con i bambini saharawi alla scuola di via Adda aperta a tutti coloro che vorranno partecipare: per prenotare, telefonare a 0571-591091.

Il prezzo per partecipare alla cena senza glutine è di 10 euro. Giovedì 24 luglio, cena per i bambini saharawi, palestinesi e bielorussi alla scuola Vanghetti insieme ai vari gruppi di bambini stranieri ospiti nelle associazioni della nostra area.

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