Bilancio di Artigiancredito: il credito motore delle imprese

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 maggio 2003 16:01
Bilancio di Artigiancredito: il credito motore delle imprese

FIRENZE, 8 MAGGIO 2003- “Di fronte all’attuale crisi, Artigiancredito Toscano mostra l’efficienza di un sistema che, basato sull’unione tra il sostegno mutualistico privato e l’intervento pubblico di incentivazione, assicura nuovi piani di crescita imprenditoriale. I dati del Bilancio 2002 lo testimoniano. Nell’anno passato sono stati garantiti oltre 372 milioni di finanziamenti, permettendo così di sostenere 12.408 progetti aziendali”. E’ quanto afferma, in occasione dell'assemblea dei soci, convocata oggi presso il Palaffari, Alberto Panerai presidente di Artigiancredito Toscano, la società costituita dai 18 consorzi e cooperative artigiane di garanzia (Confidi), Regione, Associazioni di categoria e Camere di commercio della Toscana, nata per facilitare l’accesso al credito bancario delle imprese artigiane e strumento d’intervento del Governo regionale.

E’ socio del Consorzio il 40% delle imprese artigiane toscane, mentre l’8% della base associativa è costituito da PMI non artigiane, per un totale di quasi 50 mila associati. La prestazione di garanzie, da parte di Artigiancredito, riguarda l’accesso a diverse forme di credito bancario e parabancario, per un importo massimo di 516.000,00 euro; la copertura sussidiaria è pari al 50% del finanziamento per le operazioni e breve e a medio lungo termine e al 30%, per operazioni di mutuo ipotecario, leasing e factoring.

“Le imprese che si rivolgono al Consorzio regionale - ha ricordato Panerai - possono, inoltre, usufruire della controgaranzia speciale del 50% per progetti legati alla crescita e all’occupazione, grazie ad un accordo che abbiamo sottoscritto con il Fondo Europeo Investimenti (Fei)”. Delle 12.408 garanzie concesse nel 2002, 7.806 sono state nuove operazioni (236.123.153,34 euro) e 4.602, operazioni rinnovate (136.875.405,18 euro). Il numero maggiore di richieste è giunto dal settore manifatturiero (oltre il 42%), sebbene l’incremento più alto lo abbia registrato il comparto edile. Il credito complessivamente erogato, inteso come garanzie prestate, nel 2002 ha superato i 772 milioni di euro.

C’è una prevalenza di finanziamenti a medio termine (583 milioni di euro contro i 189 milioni di operazioni a breve termine). Sul fronte dei Programmi regionali di sviluppo per l’artigianato - ovvero il sostegno a progetti d’investimento per l’innovazione delle imprese artigiane, la creazione di nuova impresa e nuova imprenditoria, lo sviluppo territoriale e la tutela dell’artigianato artistico e tradizionale - il Consorzio ha erogato, nel 2002, 1.581.860 euro di contributi che hanno permesso l’abbattimento del tasso d’interesse di 2 punti percentuali, sui finanziamenti in convenzione con Artigiancredito, per un totale di 28.867.880 euro di investimenti.

Forte anche l’impegno per la prevenzione dell’usura, per il quale è stato istituito un Fondo speciale, e che ha portato, nell’anno 2002, a 588.503,94 euro i finanziamenti garantiti, per un totale di 37 operazioni. Oltre alle prestazioni di garanzia, ai servizi finanziari, di informazione e consulenza, Artigiancredito gestisce le agevolazioni nazionali in favore dell’imprenditoria femminile, quelle regionali per gli insediamenti produttivi e gli aiuti comunitari di incentivazione all’artigianato, in quanto individuato dalla Regione Toscana come organismo intermedio di attuazione del Docup 2000/2006.

Artigiancredito è, inoltre, coinvolto nel Progetto pilota per la Moda della Regione Toscana, per il quale gestirà, come soggetto attuatore, gli interventi finanziari e gli aiuti previsti a sostegno delle aziende colpite dalla crisi. Ma la sfida di Artigiancredito per il 2003 sarà quella di diffondere all’esterno la cultura del sistema, come strumento innovativo per il terziario avanzato. “La logica di gruppo con la quale operiamo, che ci vede impegnati in una rete di relazioni tra pubblico e privato per la garanzia mutualistica, - ha concluso Panerai - potrà rappresentare la risposta ai tanti cambiamenti normativi che ci aspettano con la futura approvazione della Legge Quadro sui Confidi e l’applicazione dell’accordo di Basilea 2”.

In evidenza