FIRENZE- I musei della Toscana sono da oggi racchiusi in una guida: le 453 collezioni pubbliche presenti nella nostra regione sono contemporaneamente consultabili in una pubblicazione realizzata dalla Regione in collaborazione con il Touring italiano. La guida è stata presentata ufficialmente dall’assessore alla cultura della Regione Toscana Mariella Zoppi ad Arezzo, nel corso della giornata inaugurale di ‘Museum image’, il Salone nazionale dedicato al merchandising e ai servizi per i musei.
“La guida – ha sottolineato l’assessore - è uno strumento agile per il visitatore che voglia avventurarsi nello straordinario tesoro raccolto nei musei toscani. Essa però rappresenta anche un modo immediato per dare forza all’immagine della Toscana come un museo diffuso: i musei di Toscana diventano allora un solo grande museo, capace di toccare 453 angoli diversi del nostro territorio”. Dall’arte alla storia, dall’archeologia alla scienza la guida raccoglie centinaia di ‘cittadelle’ del sapere e della creatività, in una sorta di censimento museale che non si ferma però alla catalogazione: compito della guida, tirata in 120mila copie, sarà quello di farsi ambasciatrice sia dei grandi musei statali che delle piccole, spesso sconosciute, collezioni ospitate nei paesi e nei borghi dell’’altra Toscana’.
E proprio in virtù di questa finalità divulgativa che la guida ha avuto la sua prima uscita ufficiale all’interno di una manifestazione, il ‘Museum image’, dedicata alla promozione e al marketing dei musei.
La guida
Nelle sue 162 pagine corredate da un cinquantina di foto la guida descrive in maniera sintetica le raccolte di interesse nazionale o locale appartenenti a Comuni, enti ecclesiastici, istituzioni culturali, privati. Per ognuna di esse vengono fornite le informazioni essenziali: indirizzo, recapito telefonico, e-mail, orari di apertura, prezzi, una scheda sintetica sul patrimonio conservato.
I musei
Con il lavoro prepratorio della guida è stato, di fatto, realizzato un accurato censimento dei musei della Toscana.
Il dato più saliente è quello complessivo: 453 sono i musei catalogati; quasi metà di questi (oltre 200) sono di proprietà di enti locali, 77 appartengono allo Stato o all’Università, 69 sono di enti ecclesiastici. I contenuti delle collezioni sono in gran parte rivolti al mondo dell’arte (206 su 453) e dell’archeologia (70), ma numerosi sono anche i sono anche i musei di scienza e tecnica (111) e di storia (33). Per quanto riguarda la collocazione geografica la rete dei musei copre tutta la regione, concentrandosi in maggior misura a Firenze (127 collezioni) e Siena (74), ma con presenze consistenti anche in tutte le altre province: Arezzo (47), Pisa (47), Lucca (40), Grosseto (32), Pistoia (32), Livorno (28), Prato (15), Massa Carrara (11).
Molto interessante anche il monitoraggio sui prezzi dei musei: sono generalmente molto bassi, con una media di circa 2,58 euro.
Museum image
La Regione Toscana ha una presenza rilevante al Salone sul merchandising, il marketing e i servizi per i musei che si è aperto oggi al Centro affari di Arezzo. Nello stand della Regione Toscana sono presenti molte delle più significative esperienze toscane: dai sistemi museali ai parchi, dall’archeologia all’arte contemporanea.
Significativo è il fatto che tutta l’offerta toscana sia proposta unitariamente all’interno dello stand della Regione. In particolare sono presenti ben 20 sistemi museali toscani. Il ‘sistema’ è considerato dalla Regione la chiave per consentire una adeguata promozione dei musei minori e per valorizzarne il collegamento con il territorio: grazie al sistema, infatti, i musei di un’area vengono proposti in modo unitario attraverso il biglietto unico, sistemi di visita collegati, una promozione coordinata.
Nell’ambito del Salone, inoltre, la Regione curerà il convegno “Musei, visitatori e qualità: lavori in corso nelle regioni italiane”, un confronto tra i rappresentanti di una decina di regioni italiane (Umbria, Piemonte, Lombardia, Sardegna, Marche, Emilia Romagna, Lazio, Campania e Veneto) in programa domani (ore 10). Il confronto, organizzato e coordinato dalla Regione, testimonia l’impegno della Toscana, volto a confermare il ruolo di leadership nel settore: una leadership da consolidare non solo in virtù della presenza di un patrimonio ricco e variegato ma anche della capacità di trasformare le potenzialità che il patrimonio culturale offre in capacità di fruizione e quindi, in opportunità di sviluppo economico.
