Il sindaco riceve il comitato Piazza Puccini-Cascine
Iniziative per evitare il caos domenicale davanti alle case

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 maggio 2002 19:20
Il sindaco riceve il comitato Piazza Puccini-Cascine<BR>Iniziative per evitare il caos domenicale davanti alle case

Ha avuto subito esiti positivi l'incontro di stamani in Palazzo Vecchio fra il sindaco Leonardo Domenici e una delegazione del comitato rionale Piazza Puccini-Cascine, che protestano per la vera e propria invasione che si ripete ogni domenica nel grande prato davanti alle loro case, tra viale del Visarno e via delle Cascine: 4-500 immigrati peruviani che si ritrovano "non solo e non tanto per stare insieme pacificamente - dicono i cittadini - ma per ubriacarsi di birra (venduta abusivamente), spaccare bottiglie, diffondere musica a volume insopportabile, organizzare veri e propri tornei di calcio.

Trasformando così una giornata che di riposo in un incubo. E chi si prova a protestare viene minacciato". Il sindaco ha immediatamente contattato il prefetto, con il quale ha fissato per la prossima settimana un'audizione dei cittadini al Comitato per l'ordine pubblico; ha dato mandato al comandante della Polizia municipale Bartolini, presente all'incontro, di organizzare con le altre forze dell'ordine un'azione di controllo preventivo la domenica mattina, prima che arrivino i gruppi più facinorosi; ha annunciato lo studio di un progetto di verde pubblico per organizzare lo spazio del prato; ed ha infine promosso un prossimo contatto fra alcuni membri della comunità peruviana e una delegazione del comitato degli abitanti, che avverrà sotto gli auspici dell'assessore all'immigrazione Marzia Monciatti.

"Non possiamo impedire a cittadini pacifici, italiani o stranieri, di ritrovarsi e stare insieme - ha detto Domenici - ma tutti devono rispettare le regole della convivenza civile, senza far danni né recare disturbo. E non possiamo permettere a nessuno di non osservare queste regole, già fissate da precise ordinanze comunali. Quindi interverremo. Anche perché in questo modo i comportamenti di una minoranza, che risulta arrivi anche da fuori città, finiscono per danneggiare chi, nella stessa comunità peruviana, vorrebbe passare una giornata di festa in pace con la propria famiglia e i propri connazionali".

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