Via alla settimana della cultura albanese

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 aprile 2002 15:12
Via alla settimana della cultura albanese

Un assaggio di cultura albanese: storia, arte, politica. Saranno i temi al centro del dibattito della settimana della cultura albanese che si svolgerà a Firenze a partire da lunedì 15 aprile. Tanti gli appuntamenti in programma che sono stati presentati questa mattina in Palazzo Vecchio dall'assessore all'immigrazione Marzia Monciatti e dai rappresentanti dell'associazione "Albania" . "E' un'occasione importante, - ha detto l'assessore Monciatti- per sottolineare che la stragrande maggioranza dei cittadini albanesi che vivono sul territorio svolgono attività importanti del tutto legali e con il sostegno esclusivo delle proprie forze".

A testimonianza dell'impegno e del ruolo che molti albanesi hanno acquisito ormai sul nostro territorio, c'erano medici e imprenditori laureati in Albania e che hanno ottenuto l'equipollenza qui in Italia, in modo da poter esercitare la loro professione. La settimana si inaugura lunedì alle 16,30 presso Palazzo Medici Riccardi,con una mostra fotografica della fototeca Marrubi di Shkodra, un excursus sui costumi e i paesaggi albanesi del 800 e 900. Interventi di storia politica e sociale saranno invece oggetto di dibattito giovedì 18 aprile presso l'Auditorium della Regione Toscana di via Cavour.

Fra i temi anche la presentazione delle risorse turistiche dell'Albania. Gli appuntamenti proseguiranno venerdì nella sala Incontri di palazzo vecchio sul tema "Il contributo albanese al Rinascimento italiano" e la proiezione del filmato "Fra Roma e Bisanzio". La giornata della conclusiva della settimana sarà sempre in Palazzo vecchio dove il salone dei Cinquecento ospiterà il concerto del coro polifonico "Prenk Jacova". "Abbiamo assistito negli ultimi anni , - ha commentato Vat Marasci dell'associazione Albania- al miglioramento delle condizioni degli albanesi che vivono in Italia e alla 'aumento di professionisti albanesi che operano sul territorio.

Non solo medici, ma anche insegnanti, operatori linguistici e culturali. Ed è un bel segnale". E l'associazione ha dato via ad alcuni gruppi di lavoro che si occupano di problemi legati all'alloggio, alla comunicazione, problemi di consulenza legale e medica. Ma anche un gruppo di lavoro che affronta il problema dei minori e della scuola che si occupa dell'inserimento scolastico dei più piccoli, con particolare attenzione nei confronti dei minori più fragili.

In evidenza