Teatro della Pergola: il Tram di Tennessee Williams (traduzione Masolino D’Amico) ferma da martedì 2 a domenica 7 aprile con Paola Quattrini e Enrico Lo Verso

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 marzo 2002 06:51
Teatro della Pergola: il Tram di Tennessee Williams (traduzione  Masolino D’Amico) ferma da martedì 2 a domenica 7 aprile con Paola Quattrini e Enrico Lo Verso

A Streetcar Named Desire (Un tram che si chiama desiderio) debutta a New York nel 1947 con la regia di Elia Kazan e con interpreti Jessica Tandy (Blanche Dubois), Marlon Brando (Stanley Kowalsky), Karl Malden (Mitch) e Kim Hunter (Stella). Questa è l’opera che consacra Tennessee Williams come uno degli autori di culto della scena teatrale newyorkese dopo il successo e la popolarità ottenuti con Zoo di vetro del 1944. Nel 1948 Laurence Olivier dirige un'edizione londinese con lo stesso cast ad eccezione di Jessica Tandy sostituita da Vivien Leigh.
Dramma familiare dalle fosche tinte, "Un tram che si chiama desiderio" ha consegnato alla memoria collettiva l'immagine di un giovanissimo Marlon Brando in jeans e maglietta bianca.

Era il 1951 ed Elia Kazan trasformava il dramma di Williams in uno dei più importanti film del cinema americano di quegli anni mantenendo lo stesso cast con un’unica variazione: la parte di Blanche viene affidata a Vivien Leigh già interprete dello stesso ruolo nell’edizione inglese. Il film ottiene 4 premi Oscar e Marlon Brando diventa un mito. In Italia è rimasta celebre l’edizione del 1949 per la regia di Luchino Visconti con Rina Morelli e Vittorio Gassman con Marcello Mastroianni come Mitch, L’anno successivo Mastroianni fu Stanley e la parte di Mitch passò a Franco Interlenghi.
La storia della nevrotica e alcolizzata Blanche e del suo tormentato e brutale rapporto con il giovane e rozzo cognato Stanley trova proprio a teatro la sua collocazione ideale, grazie ad naturalismo che si rovescia continuamente in un espressionismo dai risvolti drammatici.

Salveti isola il nucleo centrale della vicenda, lasciando alla sensualità della Quattrini e all'irruenza di Lo Verso il compito di dare fisicità al morboso rapporto tra Blanche e Stanley.

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