I lavori della quarta seduta extramoenia della giunta regionale dedicata al programma di legislatura

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 febbraio 2002 13:56
I lavori della quarta seduta extramoenia della giunta regionale dedicata al programma di legislatura

Sono iniziati con una relazione del presidente Claudio Martini, stamani a Cinigiano, in provincia di Grosseto.
La prima giunta programmatica si tenne, sei mesi dopo le elezioni del 2000, a Lucca, la seconda a San Rossore, la terza a Massa. I lavori si tengono oggi a Cinigiano, un antico abitato risalente al 12mo secolo completamente restaurato. Nella sua relazione Martini ha fatto il punto sugli impegni che attendono la giunta nel corso del 2002, definito uno dei piu' faticosi, ma anche uno dei piu' importanti anni di tutta la legislatura.

Martini ha toccato anche alcuni punti politici ''caldi'', come lo stato di salute dell' Ulivo in Toscana ed i rapporti con il governo centrale di cui la Regione Toscana contesta la legittimita' di alcuni atti, tra cui dieci articoli della finanziaria e la legge obiettivo sulle grandi opere su cui richiede il parere della Corte costituzionale.
“In quasi due anni di governo della giunta regionale, mai un articolo di giornale ha evidenziato malumori, divisioni o polemiche interne alla giunta.

Neppure le fibrillazioni di questi giorni che percorrono l'Ulivo a livello nazionale e in alcune realtà locali - prima fra tutte Firenze - stanno intaccando la compattezza e lo spirito collaborativo dell'esecutivo regionale. E anche lo stato di salute di Toscana democratica e buono, come confermato dalla decisione di convocare per il 16 marzo la Convention di metà legislatura”. E' lo stesso presidente della Toscana, Claudio Martini, a sottolineare questa specificità della sua compagine di governo.
Martini ha anche commentato le vicende del Comune di Firenze lanciando un appello al senso di responsabilita di tutti i soggetti interessati perché si trovi al piu presto una soluzione alta ed innovativa che valorizzi il grande patrimonio dell'Ulivo a Firenze e in Toscana.

"Firenze - ha detto Martini - è città simbolo nel mondo come luogo di incontro, di cultura, di apertura all'esterno: non ha senso lanciare da qui un messaggio di lacerazione. I buoni rapporti tra Regione e Comune di Firenze consentono grandi passi avanti programmatici ed operativi. Bisogna non perdere l'occasione e, al contrario, innalzare la capacità di dialogo e di governo". Una sottolineatura volta a valorizzare un'esperienza di governo che sta assumendo sempre di più i caratteri di quel paradigma a livello nazionale che Martini ha definito il "laboratorio Toscana".

I ricorsi alla Corte costituzionale recentemente presentati dalla Regione contro vari provvedimenti del governo sono solo una delle caratteristiche di questo "laboratorio" che Martini vuole rafforzare e rendere ancora piu riconoscibile. "In quelle materie - ha detto Martini - andremo avanti approvando tutte le nostre leggi e sarà il Governo a dover ricorrere alla Corte se contesterà le nostre decisioni. Abbiamo intenzione di svolgere appieno il ruolo che la Costituzione ci assegna. Su istruzione e formazione, sulle politiche sociali, sul governo del territorio, sullo sviluppo locale le nostre scelte segneranno significativamente la precisa fisionomia dell'impostazione politica del centro sinistra".

A questi provvedimenti si aggiungeranno le proposte di legge per l'autonomia speciale in materia di beni culturali e di ambiente che saranno presentate entro l'anno.
Martini ha insistito sui caratteri fondanti dell'esperienza toscana: crescita del benessere e dello sviluppo sostenibile, innalzamento culturale, coesione sociale, federalismo cooperativo e solidale, impegno per la pace, multiculturalità e accoglienza, globalizzazione equa e rispettosa dei diritti. "In questa seconda parte della legislatura - ha detto - dovremo fare in modo che questi caratteri emergano da ogni nostra iniziativa e da ogni provvedimento che prenderemo.

E dovremo riuscire a dare un volto unitario e riconoscibile a questi caratteri".
Questo impianto caratteristico troverà espressione in alcuni provvedimenti che sono già in fase avanzata di elaborazione, a partire dall'aggiornamento del nuovo Piano regionale di sviluppo, che indica nel'innovazione finalizzata allo svilupo e ad un consolidamento del benessere dei toscani gli obiettivi fondamentali dei prossimi cinque anni.
Ci sono poi il piano sanitario regionale, la nuova legge sull'informazione e quella sulla liberalizzazione dei servizi pubblici, l'attuazione della normativa sull'elettrosmog e i provvedimenti contro l'inquinamento atmosferico nelle città, il distretto rurale di Grosseto, la raccolta dei fondi per gli investimenti tramite il mercato finanziario internazionale.

Un arco di provvedimenti molto ampio che mostra come il 2002 sarà l'anno piu impegnativo della legislatura. Martini si è infine soffermato nuovamente sui risultati della ricerca presentata nei giorni scorsi dall'Irpet sottolineando la necessità di intervenire sugli aspetti critici dello sviluppo toscano. In particolare sul problema della scarsa natalità. A questo proposito ha deciso di costituire un gruppo di lavoro di esperti con l'obiettivo di conoscere meglio le caratteristiche del fenomeno e di individuare possibili e utili interventi anche alla luce di esperienze già sperimentate in altre realtà europee.

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