Prezzi al consumo in calo: scendono soprattutto i prezzi delle benzine e degli alberghi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 novembre 2001 16:09
Prezzi al consumo in calo: scendono soprattutto i prezzi delle benzine e degli alberghi

Diminuisce, seppur di poco, il costo della vita a Firenze, secondo la consueta anticipazione mensile dei prezzi al consumo, resa nota stamani dall’assessore alla Statistica Andrea Ceccarelli. In novembre si è registrata una variazione negativa rispetto ad ottobre dello 0,2%, mentre rispetto al novembre dello scorso anno si è avuto un aumento del 2,4%. Da notare che lo scorso mese lo stesso indice segnalava un aumento del 2,7%. “Si tratta di un dato dovuto in massima parte alla diminuzione dei prezzi dei carburanti e soprattutto della camera d’albergo – spiega Ceccarelli – In particolare, il prezzo della camera di albergo è sceso bruscamente del 7 per cento: un calo dovuto in parte al periodo di bassa stagione, e in parte al calo delle presenze turistiche seguito alla crisi internazionale”.

Prosegue anche il trend al ribasso delle benzine: questo mese nel loro complesso sono diminuite del 3,4% a causa del continuo abbassarsi del prezzo del petrolio. “Il dato di questo mese è particolarmente significativo – sottolinea l’assessore - perché avviene nonostante l’annullamento del bonus fiscale sui carburanti di 50 lire, che era in vigore da oltre un anno. Lo stesso annullamento del bonus ha avuto invece effetto sul prezzo del gas per riscaldamento, aumentato del 2,7%”. I dati segnalano invece aumenti abbastanza rilevanti nel settore dell’abbigliamento (complessivamente +0,5% rispetto al mese scorso) comunque tipico di questo mese caratterizzato dall’inizio della stagione invernale.

L’Ufficio statistica del Comune ha anche proseguito il monitoraggio sull’euro, controllando i prezzi di 68 prodotti di largo consumo della marche più note, con 813 osservazioni complessive: rispetto ad ottobre c’è stato un aumento dell’11,4% delle esposizioni del prezzo in euro. I punti vendita interessati sono 354: di questi 203 hanno i prezzi esposti in euro (+8,6% rispetto a ottobre) mentre 151 non hanno ancora provveduto. “Si conferma quanto già visto a ottobre per la grande distribuzione – dice l’assessore - che sta già esponendo nella quasi totalità il prezzo in euro; tuttavia anche la distribuzione tradizionale si sta adeguando.

E a differenza del mese precedente, adesso i negozi tradizionali che espongono anche il prezzo in euro più di quelli che ancora non lo fanno”. Infine, un dato su cambio fra lire ed euro: anche in novembre è risultato, nella quasi totalità dei casi, alla pari.

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