Stella, Pieri e Marcheschi (FI): «Un pass per permettere ai motorini ecologici di entrare in centro»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 novembre 2001 14:29
Stella, Pieri e Marcheschi (FI): «Un pass per permettere ai motorini ecologici di entrare in centro»

Un pass del costo di 100 lire al giorno per permettere ai motorini ecologici di poter accedere liberamente nel centro storico. La proposta è di Marco Stella, promotore del referendum per riaprire agli scooter via Cavour, via Martelli e via Cerretani e che, insieme al consigliere comunale di Forza Italia Massimo Pieri ed al consigliere regionale Paolo Marcheschi, sottolinea come «la salvaguardia della salute riguarda tutti, anche chi gli scooteristi che non inquinano». Secondo Stella «proibire l’ingresso nel centro storico dei motorini a due tempi perché più inquinanti non risolve, di fatto, la situazione.

La distinzione così come proposta dall’assessore Cioni non è accettabile e l’unica distinzione possibile tra i mezzi a due ruote, è tra quelli che rispettano la normativa euro 1 e quelli che non la rispettano». «Chi usa il motorino - ha aggiunto Stella - da una risposta al problema del traffico cittadino, ai disservizi di un trasporto pubblico carente, agli infiniti cantieri che ogni giorno nascono in città, e l’amministrazione, invece, chiude il centro storico ai motorini». La proposta è «che ai mezzi a due ruote rispondenti alla direttiva euro 1 sia concesso di entrare nel centro storico contestualmente all'acquisto da parte di ogni proprietario di un mezzo a due ruote che risponda alla direttiva euro 1, di un contrassegno chiamato FI-PASS, alla cifra di 36.500, ovvero 100 lire al giorno, tramite il quale sarà consentito entrare nel centro storico».

Chi vorrà sostenere l’iniziativa «Salva gli altri per salvare te stesso» potrà inviare un fax allo 055-4631321 o all’indirizzo di posta elettronica fi.pass@email.it Il ricavato dall’acquisto del pass dovrà «confluire in un fondo speciale che servirà a fornire contributi per l’acquisto di un mezzo elettrico». «Su Firenze cala il proibizionismo - ha sottolineato Marcheschi - i divieti sono la regola la libertà l'eccezione. Come sempre la soluzione indicata è un provvedimento che limita la libertà dei cittadini, stavolta è toccato ai motorini.

Chi usa il motorino lo fa per necessità e cerca di risolvere, da solo, l'incapacità dell'amministrazione di trovare soluzioni adeguate al trasporto pubblico e ai parcheggi. Gli sbagli degli amministratori devono essere risarciti: se si vuole costringere ad usare i mezzi elettrici si facciano investimenti sufficienti a rimborsare chi sostituisce quelli che hanno fatto comprare loro qualche anno fa, e si dissemini la città di colonnine e di parcheggi per i motorini elettrici. In Austria e Svizzera con l’applicazione della multidirettiva europea del 1997 si è ridotto le emissioni inquinanti del 90%.

E’ bastato un semplice accorgimento che ottempera a tali disposizioni. Non si comprende perché a Firenze la Giunta di centrosinistra non voglia metterlo in pratica». «Invito il Vicesindaco Cioni a ripensare la chiusura del centro storico ai motorini – ha detto Massimo Pieri - i proprietari degli scooter che sono in regole con la direttiva europea del 1997 non devono essere penalizzati visto che hanno già fatto un investimento per tutelare la salute di tutti. Cioni si dovrebbe ricordare bene di questa direttiva visto che nel 1997 sedeva sui banchi del Senato e in quei mesi il premier Romano Prodi dette il via alla rottamazione prevista dalle nuove norme».

In evidenza