Fondo regionale per i disabili, si insedia il comitato

Redazione Nove da Firenze
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30 luglio 2001 23:20
Fondo regionale per i disabili, si insedia il comitato

FIRENZE- Formazione, rimozione delle barriere architettoniche, telelavoro. Il diritto al lavoro per i cittadini disabili ha, da oggi, nuovi strumenti per affermarsi nella nostra regione. Si è insediato il Comitato regionale per l’occupazione dei disabili previsto dalla normativa nazionale e regionale con il compito di definire il programma di interventi e ripartire le risorse dello speciale fondo, costituito ad hoc. Del comitato, presieduto dall’assessore all’istruzione, formazione e lavoro Paolo Benesperi, fanno parte Carla Bonora, in rappresentanza delle organizzazioni sindacali, Lorenzo Cellini in rappresentanza delle organizzazioni dei datori di lavoro e Luigi Del Bravo in rappresentanza delle organizzazioni dei disabili.

Grazie all’insediamento ha così il via libera l’attività del fondo, che si autoalimenta grazie ai proventi delle sanzioni alle ditte che non vengono trovate in regola e dai contributi versati dalle aziende che, per il tipo di lavorazione, sono esentate dall’obbligo di assunzione. Le attività previste grazie alle risorse del fondo sono, come indicato dalla delibera approvata nel gennaio scorso dal consiglio regionale, l’organizzazione di attività formative, interventi mirati per adeguare il posto di lavoro alle esigenze del disabile, la rimozione di barriere architettoniche, l’organizzazione di attività di telelavoro.

“Credo che con questo atto - commenta l’assessore all’istruzione, formazione e lavoro Paolo Benesperi - la Toscana possa dire di essersi dotata di tutti gli strumenti necessari a dare concretamente le gambe alla legge 68 sul diritto al lavoro dei disabili, confermandosi come una delle prime Regioni ad aver applicato la normativa nazionale e, soprattutto, confermando la validità di un lavoro fatto in stretta collaborazione fra istituzioni, associazioni dei disabili, sindacati e categorie economiche.

Solo dalla collaborazione può svilupparsi quella che è l’ispirazione originaria della legge, cioè una nuova cultura che porti a un inserimento mirato del disabile nelle imprese”.

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