Il futuro è nei parchi tecnologici

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 marzo 2001 20:08
Il futuro è nei parchi tecnologici

"L’alta tecnologia è un’opportunità immensa per Siena, non metterla a disposizione del territorio sarebbe stato un errore". Ma non solo. Per Vincenzo De Bustis, direttore generale del Monte dei Paschi di Siena, "le opportunità legate ad Internet, l’internazionalizzazione dell’impresa, la logica dell’incubatore", rappresentano una strada obbligata e ineludibile. Ieri pomeriggio al Santa Maria della Scala nel corso della tavola rotonda "Dal distretto locale alla realtà globale", a conclusione della giornata di studi dedicata alla nascita per parco tecnologico senese, De Bustis ha sottolineato l’esistenza di "un problema culturale della banca e dei suoi uomini".

"Esiste nel sistema bancario - ha detto - ancora un atteggiamento molto basato sulle garanzie, una capacità di leggere i business plane limitata. Il problema é culturale e organizzativo: nel nostro mercato finanziario i volumi in borsa crescono, ma le compagnie quotate sono sempre le stesse". Secondo dati recenti, riferiti da Carlo Massarini, moderatore della tavola rotonda, alla quale hanno partecipato anche il sindaco Piccini, il guru del Kansas Technology Corporation, Richard Bendis, Matteo Fago di Venere.it ed Eugenio Corti, presidente dell’associazione dei parchi tecnologici italiani, sono una quarantina le nuove società italiane, un numero comunque estremamente ridotto rispetto alle 4500 del Nasdaq.

Mentre sono una trentina i parchi hi-tech nostrani, con l’ultimo nato, appunto, nelle ultime ore a Siena. "Siamo nelle condizioni di andare in Europa e nel mondo - ha aggiunto il sindaco Pierluigi Piccini - esistono tanti piccoli ‘locali’, la scommessa di Siena è di entrare nel globale con le proprie caratteristiche e le proprie robustezze, chi arriva per primo a questo equilibrio, tra domanda sociale ed economia nell’ambito di una comunità virtuale, ottiene rendite di posizione davvero molto forti".

Ed ha concluso, Piccini: "Oggi non basta più neanche correre". Un’esigenza, quella della velocità, sottolineata anche da De Bustis, secondo il quale "ci sono quasi delle scadenze fisse, abbiamo due, tre anni di tempo per creare le basi della nuova economia". Parlando poi del contributo del Monte dei Paschi al parco tecnologico senese e alla nascita delle cinque nuove imprese legate all’innovazione hi-tech che lo compongono, De Bustis ha aggiunto: "Oltre la ‘4 Sale Italia’, stiamo accompagnando anche la inglese Marconi, società di e-security che ha deciso di far progettare sull’Amiata le tematiche di security di tutto il mondo".

Un altro tassello, quindi, sembra si stia già per aggiungere al neonato polo tecnologico di Siena, una realtà che ha attirato un forte interesse da parte dei massa media. Numerosi, infatti, i giornali, le radio e le televisioni che hanno dedicato ampio spazio all’evento del Santa Maria della Scala, a partire da Rai News 24 che manderà in onda questa sera alle 19.15 un servizio sul convegno svoltosi nella Sala del Pellegrinaio e i prossimi 6 e 7 aprile, due servizi più approfonditi alle 18.30 su Rai News e Rai International.

Il giorno precedente alla giornata di studi, invece, c’é stata la diretta su Rai Chat 3131, uno dei contenitori più seguiti di Radio Due, mentre nei prossimi giorni si parlerà di Siena, fibra ottica, telemedicina, telefinanza, parco hi-tech anche su Mediamente (Rai 3), al Tg 2 economia e poi sui mensili economici Class, Capital e Il Mondo, oltre che su Quotidiano Net e .Com ed altre testate che si occupano di nuove tecnologie.

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