Il Crocefisso di Giotto sarà presentato al pubblico in Santa Maria Novella

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 marzo 2001 15:54
Il Crocefisso di Giotto sarà presentato al pubblico in Santa Maria Novella

"Ma per essere mostrato dovrà prima aspettare che l’Italia vada alle urne il prossimo 13 maggio -scrive Enrico Caiano sul Corriere della Sera di stamani- Eppure «è pronto - spiega il locale soprintendente ai Beni culturali Cristina Acidini Luchinat - e sul mio calendario avevo scritto per la presentazione la data del 7 aprile. Poi l’assessore alla Cultura del Comune di Firenze, Simone Siliani, mi ha comunicato al telefono che avevano deciso che la presentazione fosse posticipata alle elezioni».

Una decisione arrivata sabato scorso, poche ore dopo l’uscita in edicola del Corriere che dedicava un ampio servizio all’opera anticipando il volto del Cristo di Giotto in prima pagina e indicando nel 7 aprile la data della presentazione ufficiale nella chiesa di proprietà del Comune. Ma a Palazzo Vecchio cadono dalle nuvole: «Mai fissata quella data, forse il soprintendente ha capito male, quella era la data indicata per la fine dei lavori», spiega Enzo Risso, addetto stampa del sindaco ds Leonardo Domenici, presidente dell’Anci.

Perché tante discordanze? E soprattutto, davvero le norme sulla «par condicio» possono arrivare ad obbligare a tenere sotto un telone per più di un mese un’opera tanto attesa?"
Nessuna lite tra il Comune di Firenze e l’Opificio delle Pietre dure, come scrive oggi ‘Il Corriere della Sera’. E’ quanto precisa l’assessore alla cultura di Palazzo Vecchio. ‘’All’opposto con l’Opificio vi è da sempre una stretta collaborazione che riesce a superare anche i problemi della ‘par condicio’.

La data del 7 aprile, per la ricollocazione del Cristo di Giotto, era stata ipotizzata ben prima dello scioglimento delle Camere e quindi dell’indizione del comizi elettorali, data dalla quale per le Amministrazioni pubbliche, tutte, scattano regole certamente più restrittive che consigliano interventi pubblici solo di stretta necessità’’. Una necessità che certamente si presenta per la Trinità del Masaccio, i cui lavori di restauro sono praticamente terminati (31 marzo) e il restauro sarà presentato entro la fine di aprile, non potendo tenere l’opera, già collocata all’interno della Basilica di Santa Maria Novella, coperta da un telo.

Inoltre potrebbe essere questo avvenimento quello che apre a Firenze le celebrazioni ufficiali del seicentesimo anniversario della nascita dell’artista. La presentazione terrà comunque presente tutti limiti imposti dalla legge elettorale, in particolare per ciò che riguarda biglietti di invito e materiale pubblicitario. ‘’Per il Giotto abbiamo concordato con l’Opificio la presentazione e la ricollocazione del Cristo per la fine del mese di maggio. Questo slittamento – prosegue l’assessore – non produce sostanziali problemi in quanto l’opera si trova attualmente nei laboratori dell’Opificio e, qui, resterà alla ricollocazione nella Basilica che avviene a cura dell’Amministrazione.

L’Opificio delle Pietre dure, concordando con questa scansione temporale sta predisponendo una pubblicazione scientifica sul restauro’’. ‘’Va ricordato – ha precisato l’assessore – che l’opificio ha svolto un lavoro di restauro eccelso, e questo era il suo compito. La scelta sulle forme e i tempi della presentazione spetta, invece, all’amministrazione comunale”.

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