Palazzo delle Papesse di Siena: Le repubbliche dell’arte, Germania

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 febbraio 2001 23:56
Palazzo delle Papesse di Siena: Le repubbliche dell’arte, Germania

Dal 24 Febbraio al 25 marzo 2001, in concomitanza alla mostra allestita al Palazzo delle Papesse Le repubbliche dell’arte: Germania. La costruzione di un’immagine, giunge a Siena, dopo la tappa tedesca e polacca, il progetto espositivo di Bernardo Giorgi: Cambiamenti della frontiera polacco-tedesca, dopo il picco dell’ultima glaciazione.
Il progetto, realizzato in collaborazione con il Comune di Siena, l’Assessorato alla Cultura ed il Palazzo delle Papesse, sarà ospitato nelle sale della Quadreria di Palazzo pubblico.
L’opera di Bernardo Giorgi, che vive e lavora tra Siena e Berlino, intende indagare la dimensione sociale e culturale della frontiera secondo le concezioni della geografia umana.

La frontiera tra Germania e Polonia è stata investigata come elemento di separazione e al tempo stesso di continuità, tra due realtà diverse in termini storici, sociali e giuridici ma naturalmente contigue.
Nel corso di un viaggio, realizzato nel ’99, lungo la linea di confine polacco-tedesca da Zittau fino al mare del Nord, l’artista ha esplorato quello che chiama “il paradigma del confine”.
La mostra a Palazzo Comunale, già esposta nel 1999 al Künstlerhaus Bethanien di Berlino, alla Kunstverein di Francoforte sull’Oder e, nel 2000, al Museo di Arte contemporanea di Varsavia, è il frutto del lavoro di rielaborazione del materiale raccolto.

Nella mostra il viaggio viene riproposto usando materiali e tecniche diverse. In video sono ripresi, secondo un carattere documentaristico, il lavoro di raccolta, le interviste, i paesaggi di frontiera. Luoghi, nomi, dati sono rintracciabili su superfici bidimensionali: mappe-collage in cui ogni linea, al di là dell’apparente caos di linee e direzioni (di qui l’uso dei cartamodelli per sarti) rappresenta una precisa identità. Le impressioni raccolte e le esperienze vissute durante il viaggio sono fissate in 200 fotografie, che formano il “log-buch”, il diario di bordo.

Le foto tuttavia non sono altro che un supporto ed uno spunto per scoprire dettagli ed elementi “dietro” l’immagine, attraverso la sovrapposizione di lucidi su cui l’artista interviene con varie tecniche.
Il progetto di Bernardo Giorgi sulla frontiera polacco-tedesca è la prima parte di un progetto più ampio sulle “linee di confine”, che prevede una seconda fase dedicata alle frontiere linguistiche in Svizzera (in preparazione) ed una terza fase sulla frontiera USA-Messico. In occasione della mostra Le repubbliche dell’arte: Germania, sarà prodotto un video in collaborazione con il Palazzo delle Papesse di Siena, il Comune di Siena e my-tv, la prima web tv metropolitana con sede a Milano e a Roma: il video sarà suddiviso in diverse parti e documenterà in modo chiaro e completo la genesi della mostra, dall’arrivo degli artisti in città e al Museo fino alla serata inaugurale.


Il regista specializzato in videoclip Ambrogio Lo Giudice, coadiuvato da un autore esperto di arte contemporanea, Alessandra Galletta, e da una piccola “macchina produttiva” costituita all’interno del Museo, completa di aiuto alla regia, montatore e produttore, dirigerà le riprese che saranno eseguite nel corso della settimana precedente l’inaugurazione.
Il filmato realizzato con un montaggio fantasioso ma descrittivo documenterà il back-stage della mostra, ovvero le fasi di dibattito con i curatori, inediti ritratti degli artisti dal momento del loro arrivo alla realizzazione del loro lavoro, l’allestimento delle opere più complesse.
Il video sarà proiettato all’ingresso del Museo durante la serata inaugurale, in modo che il pubblico possa partecipare emotivamente alla costruzione della mostra che sta guardando anzi alla “costruzione di un’immagine”, come recita il sottotitolo della mostra.
A ciascun artista verrà chiesto di raccontare la poetica del proprio lavoro, la sua interpretazione del tema della mostra, il messaggio che intende comunicare e una breve descrizione della sua opera.
Al termine dell’allestimento sarà realizzato un servizio che consentirà di individuare il percorso teorico che sottende alla mostra, prestando cura ai dettagli delle opere e degli allestimenti ed offrirà l’opportunità di visitare la mostra anche a chi non potrà essere presente.
Infine, durante la serata inaugurale, sarà realizzato un breve servizio che documenterà l’evento nella sua ricchezza di pubblico e nel suo aspetto mondano con commenti, brevi interviste e una registrazione del clima culturale venutosi a creare.

I filmati completeranno l’aspetto didattico e divulgativo della mostra e potranno essere destinati ad altri canali televisivi come la rete civica, nata dal progetto “cable-tv” del Comune di Siena che ha permesso alla città di essere la prima in Italia a completare il cablaggio del proprio territorio.
Per i filmati, prodotti in formato DV, verranno utilizzate dv cam collocate all’interno del Museo. Durante l’allestimento tali filmati verranno montati giorno per giorno grazie al montaggio digitale Final Cut.

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