Ecco Questo il testo della lettera aperta del gruppo consiliare di Forza Italia al Vicesindaco Graziano Cioni su SS. Annunziata:
«Caro Vicesindaco,
Il clamore sollevato dalla tua decisione di indirizzare il mercatino dei senegalesi in SS Annunziata rischia di scivolare, come spesso succede, nella più trita polemica partitica.
Rimaniamo tutti sereni e cerchiamo di ragionare senza definirci “irresponsabili” da un lato e “razzisti” dall’altro.
Piazza SS.Annunziata ha un preciso significato nella storia di Firenze, rappresenta un po’ “il santuario dei contadini”
perché dalla campagna nei secoli affluivano quanti avevano necessità di ritrovarsi per scambiarsi prodotti, esperienze, racconti.
La piazza rappresentava il collegamento tra la città e la sua campagna da un punto di vista civile, quello tra cielo e terra in veste religiosa per la presenza della basilica “dell’annunciazione”. La festa della “rificolona” l’8 Settembre ne era l’espressione massima e i fiorentini sdegnosamente l’appellavano “fierucola”. Una volta al mese ancor oggi continua questa tradizione ma viene sistematicamente bersagliata da difficoltà amministrative e sottoposta a raffiche di verbali e multe di una capziosità tali da far pensare ad una sorta di boicottaggio.
Viceversa ieri, improvvisamente, comunicasti alla città che il mercatino dei senegalesi avrebbe avuto lì la sua sede natalizia, quasi la piazza fosse un luogo di risulta, oggi aggiungi alle loro bancarelle saltimbanchi, giocolieri e mangiafuochi... E’ da anni che noi eletti di Forza Italia abbiamo avanzato proposte concrete ai fini di una maggiore integrazione lavorativa degli extracomunitari presenti sul nostro territorio, attraverso ad esempio corsi di alfabetizzazione e formazione professionale.
Come tuoi interlocutori di Forza Italia in Palazzo Vecchio sai quanto abbiamo contestato l’ improvvisazione della giunta nel gestire la più ampia materia dell’abusivismo commerciale ma sai altrettanto bene che mai abbiamo fatto questioni di colore delle pelle : regole semplici e chiare rispettate da tutti.
