"Fili di Luce"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 novembre 2000 19:04

Il Museo del Tessuto di Prato ospiterà fino al 31 dicembre 2000 "Fili di luce", esposizione temporanea del Manto donato al Santo Padre in occasione del Giubileo 2000 dalla città di Prato.
"Fili di Luce" è un evento incentrato sull'esposizione, presso il Museo del Tessuto di Prato, del manto indossato dal Giovanni Paolo II per l'apertura della Porta Santa e l'inaugurazione dell'Anno Giubilare 2000. Il manto è stato realizzato ed offerto in dono al Pontefice, a nome della Diocesi e della città di Prato, dagli imprenditori a testimonianza della loro creatività e dell'alta qualità del tessuto pratese La stoffa, progettata appositamente per quest'occasione, rappresenta un felice connubio tra tradizione ecclesiastica e produzione tessile contemporanea.

Materiali come il lurex e i finissimi filati sintetici, combinati con la fibra più preziosa e storicamente destinata ai paramenti, la seta, trovano, nella scelta tecnica degli intrecci la loro migliore valorizzazione: fibre leggerissime e confortevoli, tessute con telai jacquard, che fanno del manto del Pontefice un capo che pesa soltanto un chilo e mezzo. Il modulo tessile che decora il manto, progettato da Don Stefano Zanella, trae ispirazione dal motivo "ad arcatelle" a sesto acuto, proprio dell'architettura ecclesiastica del Trecento.

Lo schema compositivo ricorda, inoltre, il tema araldico del "vajo", raffigurato nelle opere di Giotto e Benozzo Gozzoli. Il tema centrale, sviluppato nel disegno, è quello della Porta, metafora cristologica dell'apertura e della comunicazione tra città degli uomini e città di Dio, piano terrestre e piano celeste. Le strisce che attraversano la Porta in diagonale rappresentano folgori che irrompono e sono portatrici della Grazia Divina. Anche la scelta dei colori è funzionale alla lettura simbolica del modulo: il rosso, l'oro, il blu sono "riflessi" terreni della potenza divina che si manifesta nel Sacrificio (rosso), nell'Incarnazione (blu) e nella Gloria (oro) che ne rappresenta l'elemento unificante.

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