Angelo Passaleva in visita alla casa di reclusione Ranza di San Gimignano

Redazione Nove da Firenze
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07 agosto 2000 18:48
Angelo Passaleva in visita alla casa di reclusione Ranza di San Gimignano

"Imparare un lavoro per essere pronti al momento di rientrare nella societa': e' questa la richiesta piu' forte che mi hanno trasmesso i detenuti; e questa loro ansia di prepararsi, di imparare e' anche la cosa che piu' mi ha colpito". Il vicepresidente della giunta regionale Angelo Passaleva sintetizza cosi' le impressioni della visita alla casa di reclusione Ranza di San Gimignano. Una visita compiuta come 'doverosa risposta' a una lettera inviata nei mesi scorsi da un gruppo di detenuti, nella quale alle riflessioni sulla vita in carcere, si aggiungeva l'invito rivolto al vicepresidente a un incontro.

"Il gruppo di detenuti, autori della lettera, mi voleva anche presentare un loro lavoro, 'l'Informatutto', un foglio informativo sulla vita in carcere che attualmente e' a uso interno, ma che vorrebbero trasformare in un vero e proprio giornale, per far conoscere all'esterno quello che succede nel carcere. E' un'iniziativa valida, e mi auguro possa svilupparsi".
Nel corso della sua visita Passaleva ha prima incontrato il direttore del carcere D'Onofrio e il personale di polizia: "Gli agenti mi hanno sottoposto la situazione di disagio per le carenze d'organico (70-80 unita' in meno rispetto a quanto previsto) che costringono il personale a carichi di lavoro molto elevati".

Poi il vicepresidente, accompagnato dal direttore, ha visitato il carcere. "Ho parlato - racconta - con una folta rappresentanza dei 300 detenuti. Per me e' stato molto importante incontrarli, conoscere le loro storie, le loro aspirazioni. Ho percepito forte questa richiesta di poter compiere un percorso di formazione professionale, imparare un mestiere. Il carcere offre loro alcune risposte (io ho per esempio ho visto i lavori in ceramica realizzati dagli stessi detenuti), ma c'e' l'ansia di poter imparare di piu'.

Hanno capito che il mondo, al di fuori del carcere si muove con grande velocita', e al momento di uscire sono consapevoli delle difficolta' che li aspettano. A questo appello occorrera' cercare di dare risposta, coinvolgendo gli enti locali". I detenuti, nel salutare il vicepresidente, lo hanno invitato di nuovo, ad ottobre, ad assistere allo spettacolo che stanno preparando nell'ambito di un progetto teatrale sviluppato in carcere. Si trattera' di una versione del 'Mercante di Venezia'.

Passaleva ha subito risposto all'invito: "Faro' tutto il possibile - ha detto - per essere presente".

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