Certosi e Migliorini: "Il Polo ferroviario è una vocazione del nostro territorio, va sostenuto con determinazione"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 agosto 2000 18:39
Certosi e Migliorini:

Il vicepresidente della Provincia, Piero Certosi, e l'assessore ai trasporti, Mirna Migliorini, intervengono sulla questione del Polo tecnologico ferroviario fiorentino per rimarcare che quest'ultimo, con tutto ciò che vi è collegato, corrisponde ad una vocazione specifica del nostro territorio e va sostenuto con determinazione sia da parte delle istituzioni che da quella del mondo imprenditoriale e scientifico.
"Il recente dibattito sullo sviluppo della città e del suo territorio metropolitano ha riproposto opportunamente il tema del Polo Tecnologico Ferroviario di Osmannoro - affermano i due esponenti della Giunta provinciale - e l’attualità di questa riproposizione risiede anche nella vicenda che interessa Breda di Pistoia e la canadese Bombardier.

Nella lentezza con cui procede la realizzazione del Polo Ferroviario e nei passaggi di quote proprietarie di Breda a grandi gruppi industriali stranieri si vede il rischio di perdere uno dei più importanti progetti di politica industriale del nostro territorio, nonostante esso sia al centro di vincolanti protocolli d’intesa e accordi di programma siglati da tutte le istituzioni con i Ministeri interessati, FS e sindacati.
"La Provincia è una di questi soggetti firmatari - ricordano Certosi e Migliorini - e abbiamo ritenuto, riteniamo ancor più oggi, che mantenere e sviluppare qui, nell’area metropolitana fiorentina, un grande Centro di ricerca, innovazione, sperimentazione, validazione, manutenzione sui mezzi di trasporto (ferroviario, tranviario, metropolitano) fosse e sia obiettivo primario per le istruzioni e per le forze politiche che governano questo territorio.

Lo diciamo ancora una volta: Il Polo Tecnologico Ferroviario dell’Osmannoro, con le sinergie con Breda e con il valore aggiunto del tessuto di piccola e media impresa collegate al settore che forma know-how, flessibilità, dinamismo corrisponde ad una vocazione specifica del nostro territorio e cioè quella della ricerca e sperimentazione in campo trasportistico. Qui, a Firenze, risiede il cervello delle ferrovie, da sempre. Il suo prestigio è indiscusso, ma oggi pesantemente insidiato. La Provincia di Firenze ne conosce tutto il valore, in termini di qualità e quantità di occupazione, ne apprezza e valuta il ruolo di mezzo strategico fra old e new economy e quindi di ponte fra saperi, luoghi della produzione, modalità di sviluppo; ne sottolinea la originale rappresentazione di un concreto modello di economia al tempo stesso fortemente radicato in un territorio e proiettato in un confronto aperto alle sfide della globalizzazione".
"Questo patrimonio - aggiungono Certosi e Migliorini - nonostante che nella nuova organizzativa di FS SpA scarso rilievo venga concesso alla parte industriale, deve rimanere legato al nostro territorio.

Occorre che la nostra stessa determinazione nel preservare e sviluppare tale presenza vada estesa, oltre che alle Istituzioni, al mondo imprenditoriale sindacale e scientifico. Perché la nascita di questa struttura possa costituire un punto di ulteriore crescita. In altre parole occorrono capitali necessari perché essa possa vivere e svilupparsi. Oramai il Governo si è ufficialmente impegnato, di qui a qualche mese non solo verrà presentato il progetto definitivo del Centro, contemporaneamente saranno anche indicati puntualmente i fondi complessivi con i quali fare fronte alla sua realizzazione.

Il Piano Regionale di sviluppo 2001-2006 ribadisce questa scelta. Fra breve ci confronteremo anche con il Piano Generale dei Trasporti. Avremo, dunque, tutti gli elementi per rimodulare in modo calzante la nostra iniziativa, con le altre istituzioni, per rinsaldare la presenza del Polo Ferroviario nella nostra area metropolitana. Polo Ferroviario che non sarà più fine a sé stesso, ma potrà costituire un volano fondamentale per collocare la nostra economia su di una frontiera più avanzata di quella attuale".

In evidenza