"L'incontro e' andato bene - ha detto il
presidente Martini - per l'alto grado di partecipazione, l'apprezzamento
unanime dell'impianto e del metodo della concertazione, di cui e' stata
espressa la volonta' di superare alcuni limiti della passata esperienza: dopo
una fase in cui le forze economiche e sociali hanno partecipato alle
decisioni della Regione, ora le scelte di sviluppo dovranno essere frutto di
un confronto collettivo, in cui ciascun soggetto dovr… anche essere
disponibile a destinarvi energie e risorse".
Una consultazione preventiva in cui Martini ha presentato solo le linee
ispiratrici: il programma vero e proprio sara' approvato lunedi' prossimo
dalla giunta e illustrato mercoledi' in consiglio, dove avra' luogo il primo
livello di discussione.
Dopo sara' la volta del "giro della Toscana", come
ha detto Martini con terminologia mutuata dal ciclismo: dieci incontri per
presentare il programma nei capoluoghi di provincia e individuare i punti
che possono diventare immediatamente operativi. "Sara' - ha detto il
presidente - un modo per coinvolgere le popolazioni e accorciare la
distanza tra la Regione e i territori".
Il programma di legislatura si articola in quattro progetti interdisciplinari e
sei settori di intervento: i quattro progetti riguardano i giovani, la
sicurezza, la sburocratizzazione a la new economy; i sei settori sono
l'autonomia speciale; l'Europa; il territorio e l'ambiente; l'economia; la
cultura, l'istruzione e la formazione; il welfare.
Questi alcuni degli obiettivi più rilevanti da realizzare nel quinquennio
2000-2005: ridurre il tasso di disoccupazione sotto la soglia del 5 per
cento; reperire ulteriori risorse da destinare allo sviluppo regionale (fondi
comunitari, fondazioni bancarie, projet financing, ecc.); non aumentare le
tasse regionali e avviare un coordinamento del sistema delle autonomie
per garantire la progressiva riduzione della pressione fiscale complessiva;
costituire una task force per la semplificazione delle procedure in modo da
ridurre il carico burocratico su imprese e cittadini; ridurre le liste di attesa
per le prestazioni sanitarie specialistiche; rilanciare e qualificare i servizi
del trasporto pubblico locale e rendere più efficiente la gestione delle
società aeroportuali, anche attraverso processi di privatizzazione;
modernizzare la rete infrastrutturale attraverso la realizzazione
dell'accordo quadro con il governo e il ricorso alla finanza di progetto;
innalzare dal 15 al 50 per cento il livello della raccolta differenziata dei
rifiuti solidi urbani, riducendo così drasticamente la quantità dello
smaltimento negli impianti; aumentare il numero dei laureati, garantire la
borsa di studio a tutti gli studenti universitari idonei, costruire 1.000
residenze per studenti universitari, di cui 500 entro il 2001; elaborare e
realizzare un progetto di autonomia speciale per la Toscana.
Martini ha presentato anche il suo indirizzo e.mail, che consentira' a tutti i
cittadini toscani di dialogare con il presidente della Regione:
claudiomartini@regione.toscana.it.
Tra gli obbiettivi di governo della giunta regionale della Toscana al primo posto figura la
riduzione del tasso di disoccupazione al di sotto della soglia del 5%, mentre attualmente e' al 7%.
La diminuzione del numero dei disoccupati potrà essere raggiunta grazie alla complessiva ripresa del Paese, alla stabilizzazione dell'euro, ma anche al rilancio della competitivita' seguendo le linee guida emerse dal recente summit di Lisbona.
La strategia fondamentale su cui si basa l'impegno della nuova giunta, ha spiegato Martini che ha rinviato per i particolari alla presentazione in consiglio regionale, prevede un impegno per la realizzazione di un progetto di autonomia speciale della Toscana, ma anche una rinnovata attenzione all'ambiente con l'innalzamento dal 15 al 50% del livello della
raccolta differenziata, il rilancio dei servizi di trasporto pubblico locale e iniziative mirate per il welfare e la formazione.
C' e' infine l'impegno a non aumentare le tasse e ad avviare un coordinamento del sistema delle autonomie per la progressiva riduzione della pressione fiscale e la costituzione di una taske force per semplificare le procedure burocratiche.