Un nuovo testo regionale sulla valutazione di impatto ambientale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 ottobre 1999 16:10
Un nuovo testo regionale sulla valutazione di impatto ambientale

Ben 112 tipi di progetto interessati, di cui 37 comunque oggetto di valutazione di impatto ambientale, e tutti gli altri sottoposti a una "verifica" preliminare, che dovra' decidere sulla necessita' di avviare o no la valutazione; ma soprattutto una procedura che fino ad oggi vedeva impegnati solo gli uffici regionali e che dal prossimo 27 novembre avrà in Toscana quasi 300 autorità competenti, tra Comuni, Province ed Enti parco. E' quanto prevede la legge regionale 79/1998, ovvero la normativa con cui la Regione Toscana - che già disponeva di un testo all'avanguardia sulla valutazione di impatto ambientale - ha recepito le novità in materia introdotte sia dalla legislazione comunitaria che dalla riforma Bassanini, tra l'altro recependo una direttiva europea, la 11/1997, che lo Stato italiano deve ancora recepire.
E le novità sono numerose: sia perche' la procedura di Via avrà un'applicazione notevolmente più ampia rispetto al passato, diventando un passaggio autorizzativo indispensabile per tutte le opere di cui e' ipotizzabile una qualche incidenza sull'ambiente e sulla salute umana, sia perche' la Regione, con una scelta a cui non era obbligata, ha deciso di trasferire notevoli competenze alle autonomie locali.


Di tutto questo si e' parlato questa mattina in una giornata di studio che si e' tenuta a Firenze, presso l'Auditorium della Banca Toscana, e che si e' rivolta espressamente al personale delle amministrazioni comunali e provinciali che, tra poche settimane, dovra' iniziattivare sulle procedure di Via. "Siamo convinti che la scelta di attribuire competenze alle autonomie locali ha un carattere strategico e non potrà che valorizzare una procedura essenziale per la tutela della salute, la conservazione delle risorse e del territorio, il miglioramento della qualità della vita - ha spiegato l'assessore all'ambiente, Claudio Del Lungo - Ora, pero', e' necessario che la Regione Toscana metta a disposizione la sua esperienza maturata in cinque anni di attivita', sostenendo questa fase di avvio delle competenze.

Fase che potrebbe non essere facile, se si considerano le carenze di organico e le professionalizza disponibili".
Ed e' proprio in un'ottica di formazione professionale, che la Regione ha deciso di avviare una nuova collana editoriale dedicata ai temi della Via. Le prime due pubblicazioni sono state presentate questa mattina. La legge regionale - che per quanto riguarda i compiti delle autonomie locali aveva previsto un anno di tempo per i necessari preparativi - assegna alle province e ai comuni le responsabilità sulle valutazioni di impatto ambientale su opere quali impianti di smaltimento di rifiuti non pericolosi, discariche e depuratori, concerie e allevamenti intensivi, fonderie, vetrerie, cementifici, strutture produttive per la fabbricazione di prodotti ceramici, per la trasformazione di materie prime animali e vegetali.

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