Ben 112 tipi di progetto interessati, di cui 37 comunque
oggetto di valutazione di impatto ambientale, e tutti gli altri sottoposti a una
"verifica" preliminare, che dovra' decidere sulla necessita' di avviare o no la
valutazione; ma soprattutto una procedura che fino ad oggi vedeva impegnati
solo gli uffici regionali e che dal prossimo 27 novembre avrà in Toscana quasi
300 autorità competenti, tra Comuni, Province ed Enti parco. E' quanto
prevede la legge regionale 79/1998, ovvero la normativa con cui la Regione
Toscana - che già disponeva di un testo all'avanguardia sulla valutazione di
impatto ambientale - ha recepito le novità in materia introdotte sia dalla
legislazione comunitaria che dalla riforma Bassanini, tra l'altro recependo una
direttiva europea, la 11/1997, che lo Stato italiano deve ancora recepire.
E le novità sono numerose: sia perche' la procedura di Via avrà
un'applicazione notevolmente più ampia rispetto al passato, diventando un
passaggio autorizzativo indispensabile per tutte le opere di cui e' ipotizzabile
una qualche incidenza sull'ambiente e sulla salute umana, sia perche' la
Regione, con una scelta a cui non era obbligata, ha deciso di trasferire notevoli
competenze alle autonomie locali.
Di tutto questo si e' parlato questa mattina in una giornata di studio che si e'
tenuta a Firenze, presso l'Auditorium della Banca Toscana, e che si e' rivolta
espressamente al personale delle amministrazioni comunali e provinciali che,
tra poche settimane, dovra' iniziattivare sulle procedure di Via. "Siamo
convinti che la scelta di attribuire competenze alle autonomie locali ha un
carattere strategico e non potrà che valorizzare una procedura essenziale per la
tutela della salute, la conservazione delle risorse e del territorio, il
miglioramento della qualità della vita - ha spiegato l'assessore all'ambiente,
Claudio Del Lungo - Ora, pero', e' necessario che la Regione Toscana metta a
disposizione la sua esperienza maturata in cinque anni di attivita', sostenendo
questa fase di avvio delle competenze.
Fase che potrebbe non essere facile, se
si considerano le carenze di organico e le professionalizza disponibili".
Ed e' proprio in un'ottica di formazione professionale, che la Regione ha
deciso di avviare una nuova collana editoriale dedicata ai temi della Via. Le
prime due pubblicazioni sono state presentate questa mattina. La legge
regionale - che per quanto riguarda i compiti delle autonomie locali aveva
previsto un anno di tempo per i necessari preparativi - assegna alle province e
ai comuni le responsabilità sulle valutazioni di impatto ambientale su opere
quali impianti di smaltimento di rifiuti non pericolosi, discariche e depuratori,
concerie e allevamenti intensivi, fonderie, vetrerie, cementifici, strutture
produttive per la fabbricazione di prodotti ceramici, per la trasformazione di
materie prime animali e vegetali.