Al via oggi il Premio Nazionale di Allevamento

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 settembre 1999 20:37
Al via oggi  il Premio Nazionale di Allevamento

"Siamo orgogliosi che per il 19° anno a Grosseto si sia organizzato il Premio Nazionale Allevamento. Le manifestazioni ippiche grossetane hanno contribuito non poco a consolidare l'immagine della Maremma come terra di cavalli". Maurizio Chielli, presidente dell'Associazione Manifestazioni Ippiche Maremmane, non nasconde la propria soddisfazione di fronte all'evento che prenderà il via il 15 settembre e che vedrà convogliati, alla Fattoria La Principina, oltre 500 tra i migliori puledri del panorama nazionale.

"È la manifestazione più importante - ha detto Chielli - e Grosseto è il palcoscenico su cui gli allevatori confrontano i risultati di un duro anno di lavoro".
Dal Premio Nazionale Allevamento di Grosseto usciranno i migliori cavalli allevati in Italia. "Ogni cavallo avrà un punteggio per ogni prova e ci saranno tre classifiche, per la prova di attitudine, di dressage e di modello - ha spiegato Chielli - e dalla sommatoria dei punteggi ottenuti nelle varie prove uscirà il cavallo dell'anno" Nel corso di questi 19 anni l'Associazione Manifestazioni Ippiche Grossetane ha organizzato anche appuntamenti agonistici di livello internazionale e, soprattutto, in collaborazione con l'Associazione nazionale della razza maremmana, all'inizio degli anni Novanta ha contribuito ad istituire, per la prima volta in Italia, il "performance-test" destinato in origine ai cavalli da sella maremmani.

Cento giorni di prove per selezionare i migliori stalloni e le migliori fattrici, un'iniziativa che "ha contribuito - ha detto Chielli - a migliorare qualitativamente la razza maremmana e ad affermarla anche fuori dalla Maremma". Dall'anno scorso, poi, il performance-test è stato allargato a tutti i cavalli da sella allevati in Italia e Grosseto è rimasta la sede in cui le prove si sono svolte. Tanto il lavoro fatto, ma tanto anche quello da fare e per Chielli, ora, resterebbe solo da dare vita, finalmente, a quel Centro di eccellenza del cavallo che permetterebbe alla Maremma di mettere a frutto una delle sue peculiarità più riconosciute.

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