Riforma costituzionale: ma il presidente del consiglio regionale non era d'accordo

Redazione Nove da Firenze
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31 marzo 1999 16:12
Riforma costituzionale: ma il presidente del consiglio regionale non era d'accordo

Al momento del voto sulla proposta di legge al Parlamento per modificare il titolo della Costituzione su Regioni, Province e Comuni, approvata ieri, il presidente del consiglio regionale della Toscana Angelo Passaleva e' rimasto fuori dall'aula. Passaleva ha spiegato così la sua decisione: ''Condivido il significato sostanziale di una proposta che intende assegnare alle Regioni condizioni di autonomia speciale. Sono invece contrario all' articolo 7 che intenderebbe riformare la Costituzione nella parte riguardante gli statuti regionali stabilendo che tali statuti debbano essere approvati non solo dai consiglieri regionali ma anche, e in modo paritetico, da sindaci e presidenti delle province.

Il coinvolgimento delle autonomie locali è corretto nella fase di predisposizione dello statuto regionale, ma non in quella di approvazione, per un' evidente motivazione di coerenza rispetto alle competenze delle singole istituzioni. L'assemblea regionale in nessun caso, tanto meno nell'approvazione della carta fondamentale che regola la vita della Regione e l'intera organizzazione del consiglio, può essere integrata in modo paritetico da chi e' stato eletto per un mandato non legislativo ma esclusivamente amministrativo.

Una tale, eventuale, modifica costituzionale rappresenterebbe un ulteriore elemento di indebolimento per le assemblee elettive''.

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