La riforma degli enti locali: occasione di scontro tra Ulivo e Centocittà

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 marzo 1999 13:28
La riforma degli enti locali: occasione di scontro tra Ulivo e Centocittà

Un gruppo di Sindaci toscani esprime forte preoccupazione in ordine al rischio che le ormai prossime scadenze elettorali possano determinare una situazione difficile per il processo di decentramento e di riforme aperto con le leggi Bassanini. La possibilità di un blocco della battaglia delle autonomie e di un rinvio ad una diversa fase politica è reale. "Questo rischio va evitato in ogni modo -scrivono in un documento- perché porterebbe un danno grave al sistema delle autonomie e al paese nel suo insieme.

Per questo c'è bisogno di rilanciare subito l'iniziativa con l'obiettivo di fare riprendere il cammino al processo di decentramento e alle scelte di riforma in direzione del Federalismo. In questo contesto occorre evitare l'identificazione tra scelte politiche personali dei Sindaci di Centocittà e l'insieme dei Sindaci perché ciò indebolisce oggettivamente la possibilità di un rilancio in tempi brevi di questa battaglia. E' muovendo da queste considerazioni che rivolgiamo un appello a tutti i Sindaci del Centro-Sinistra per promuovere un momento di incontro e di confronto a livello nazionale, prima che si entri nel vivo della campagna elettorale."
Il documento riporta le seguenti firme: Paolo Ricci, sindaco di Arezzo; Lucio Segnanini, sindaco di Carrara; Vittorio Bugli, sindaco di Empoli; Mario Primicerio, sindaco di Firenze; Gianfranco Lamberti, sindaco di Livorno; Roberto Pucci, sindaco di Massa; Paolo Fontanelli, sindaco di Pisa; Lido Scarpetti, sindaco di Pistoia; Fabrizio Mattei, sindaco di Prato; Luigi Puccini, sindaco di Siena; Marco Marcucci, sindaco di Viareggio.
Intanto si è concluso alla Commissione Affari Costituzionali della Camera l'esame del provvedimento per la revisione dell'ordinamento degli enti locali.

Resta però da approfondire il problema delle aree metropolitane e i rapporti tra i diversi livelli di governo interessati all'istituzione della citta' metropolitana e cioè Regione, Provincia e Comuni. col provvedimento viene ampliata la sfera di autonomia degli enti, in modo che essi possano gestire al meglio, in relazione alle concrete e diversificate esigenze, le nuove funzioni assegnate ai sensi della legge 59/97 e del decreto legislativo n.112/98 e viene rivista e rafforzata la disciplina dello stato giuridico ed economico degli amministratori locali.

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