Il 1973 e l'anno del suo ritorno al vertice della Democrazia Cristiana. Restera segretario del partito sino al1975, scalzato della corrente morotea che imporra Zaccagnini dopo le clamorose sconfitte fanfaniane delreferendum sul divorzio (1974) e delle elezioni regionali del 1975. Al congresso del 1976 si consola con laPresidenza del Consiglio nazionale. Nel 1978 il Presidente Leone si dimette in seguito allo scandaloLoocked. Dal 15 giugno all'8 luglio, Fanfani esercita la funzione di supplente. La cosa ricapitera durante lepresidenze Pertini e Cossiga, in occasione dei viaggi presidenziali.
Pubblica un libro su La Pira e uno suTeresa d'Avila. L'ultimo atto di devozione al partito si compie nel 1987. Il 18 aprile forma il suo sestogoverno, col dichiarato intento di non ottenere la fiducia dal Parlamento, per condurre il paese alle urne.Rimane in carica per il disbrigo degli affari correnti sino al 29 luglio. Nel successivo governo Goria assumel'incarico di Ministro dell'Interno sino al 1988.
