Denti da latte e cura dentale

"Ho trovato un dente sul pavimento, penso sia del mio gattino che ha 4 mesi, mi devo preoccupare?" domanda un lettore

Ginevra
Ginevra Francalanci
19 novembre 2021 15:14
Denti da latte e cura dentale

L'eruzione dei denti primari, o denti da latte, nel gattino inizia circa dopo 3- 4 settimane dalla nascita, quindi appena nati ne sono sprovvisti. Questa dentizione inizia a essere sostituita dai denti permanenti dal terzo mese d'età e termina con la formazione dei denti molari a circa 5-6 mesi d'età.

Non allarmatevi quindi se il vostro gattino in questi mesi perde un dentino o lo trovate in giro per casa! Ovviamente le cose cambiano quando notate la perdita di denti o dolore alla masticazione in un animale che è già adulto o addirittura anziano. E' bene in queste situazioni far visitare il vostro animale da un veterinario, in quanto proprio come noi, anche loro possono soffrire di patologie a carico dei denti o delle gengive.

Riporto anche quale dovrebbe essere la corretta gestione dell'igiene orale dei nostri pet.

La cura dentale del cane e del gatto è il principale strumento per prevenire e trattare, in alcuni casi, la malattia parodontale. Si dovrebbe ridurre l'accumulo di placca nel corso degli anni tramite una corretta igiene orale che può essere eseguita tramite:

  • spazzolatura dei denti ogni 24h, introducendola come pratica domestica in modo graduale, al fine di rendere l'operazione ben accetta dal nostro animale (comprate degli spazzolini specifici o quelli adatti anche ai bambini con setole molto morbide e non utilizzate il nostro dentifricio, contiene alcune sostanze che se ingerite dal nostro pet risultano tossiche!)
  • visite mediche ed eventuale pulizia con detartrasi da eseguire dal proprio veterinario.

Potrebbe sembrare assurdo parlare di spazzolatura dei denti nel gatto e nel cane in realtà è la misura più efficace per ottenere una rimozione della placca e prevenirne la formazione. Con queste buone pratiche il vostro animale godrà di una buona salute dentale e ridurrete gli effetti collaterali dati dall'accumulo del tartaro come: alitosi, dolore alla masticazione, salivazione eccessiva e fastidio alla manipolazione del viso.

La Veterinaria Risponde — rubrica a cura di Ginevra Francalanci

Ginevra
Ginevra Francalanci

Laurea in Medicina Veterinaria all'Università di Pisa nel 2017 con il massimo dei voti con una tesi in Neuroftalmologia. Lavora come medico veterinario sul territorio fiorentino dal 2018. Ha frequentato numerosi corsi, seminari e congressi sull'Oftalmologia dei piccoli animali, medicina interna e nutrizione. Nel 2018 inizia un percorso di specializzazione della durata di tre anni. ginevra.f91@gmail.com

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