"Proviamo a pensare solo per un attimo al terrore, alla paura ed al dolore che provano un cane o un gatto investito da un auto che non si ferma a soccorrerli ma corre via veloce, proviamo per un attimo ad immedesimarci in questi momenti di agonia, negli attimi, nei minuti ed a volte delle ore che precedono la morte di un essere senziente investito e lasciato agonizzante in mezzo ad una strada. Se ci immedesimiamo solo per un attimo capiremo cosa passa per la mente e per il corpo straziato di quel cane o di quel gatto per parlare solo degli animali domestici, ma lo stesso discorso vale per tutti gli animali selvatici, dai più piccoli ai più grossi.
Paura, terrore e dolore queste sono le tre parole che accomunano la fine della vita per decine di migliaia di cani e gatti che ogni anno vengono investiti e lasciati morire per strada". A scrivere questa riflessione è l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA che prosegue così: "Non riusciamo ad avere un numero preciso di cani e gatti investiti e lasciati morire, ma siamo nell'ordine delle decine di migliaia ogni anno, non crediamo di essere troppo lontano se parliamo di 60-70.000 casi l'anno in tutta la Penisola. Sono numeri impressionanti che si concentrano purtroppo anche in questo caso nelle regioni dell'Italia del sud e nelle due isole maggiori, con la maglia nera che spetta alla Sicilia ed alla Calabria seguiti da Sardegna ed Abruzzo, ma si affacciano anche regioni del centro nord come la Lombardia e l'Emilia dove i numeri sono minori ma purtroppo in costante aumento specialmente nelle zone di collina e montagna.
Sapete quanti pirati della strada autori di investimenti a cani e gatti sono stati individuati complessivamente lo scorso anno? Meno di 300 il che equivale - conclude la nota animalista - allo 0,5% del totale degli investimenti".