La libreria Edison, con il patrocinio del Comune di Firenze e all’interno degli eventi dell’Estate fiorentina, inaugura un nuovo spazio estivo alla Loggia del Grano (angolo via de' Neri e via de' Castellani) con un bookshop e un salotto letterario che ospiterà presentazioni di libri e incontri con gli autori, a partire da martedì 26 luglio fino al 30 settembre (aperto tutti i giorni fino alle 23 e 30 info Libreria Edison tel 055213110). Un nuovo luogo dell’estate, un nuovo pretesto per incontrare i libri e parlare di libri con autori e narratori e proseguire una stagione letteraria estiva con incontri e proposte rivolte ai cittadini e ai turisti.
Luogo prestigioso della Firenze del Seicento, spazio legato alle tradizioni e simbolo privilegiato delle mercanzie alimentari, la Loggia del Grano ospiterà soprattutto incontri di autori fiorentini e di storie legate alla città. A partire dal mese di settembre si alternano fra le volte di un ideale palcoscenico letterario: Sergio Nelli con “Orbita clandestina” (Einaudi), Fabio Picchi con “Il segreto della mezza luna” (Mondadori), Gianluca Tenti con “Ridevamo all’inferno” (Cult), Gianfranco Melli con “E nacque la moda italiana.
La vera storia di Pitti” (Florence Art Edizioni), Jacopo Storni con “Sparategli!” (Editori Riuniti), Mauro Bonciani con “Fratelli di Toscana” (Le Lettere), Riccardo Gatteschi con “La gabbia dei matti cattivi” (Centro Editoriale Toscano), Riccardo Mascambruno “Indietro un altro” (Cult), Donatella Lippi con “Le strade nel piatto” (Accademia dell’Iris), Gian Marco Mazzanti non “La buona cucina toscana” (Accademia dell’Iris), Luca Giannelli con “Le botteghe fiorentine su due ruote” e molti altri ospiti.
Il calendario degli eventi, ancora in via di definizione. LA LOGGIA DEL GRANO Situata sul retro della Galleria degli Uffizi e a pochi passi da piazza della Signoria, la Loggia del Grano fu iniziata nel 1619 dell'architetto Giulio Parigi su commissione del granduca Cosimo II, come mercato del grano. I magazzini alimentari si trovavano ai piani superiori, sopra il loggiato, nel quale si svolgeva invece il mercato del grano e dei cereali vari. Legato al ricordo della Loggia è il vecchio detto fiorentino "a tutto spiano" che indica un'azione compiuta con totale abbondanza, cioè al massimo della misura.
E lo "spiano" era appunto la misura della quantità del grano che ogni mese gli Ufficiali della Grascia o dell'Abbondanza assegnavano ai fornai per la panificazione: se non c'erano carestie o particolari scarsità del prodotto la quantità erogata con profusione era appunto quella a "tutto spiano", mentre in caso contrario veniva ridotta a mezzo spiano o anche di meno. Già nel 1690 però la loggia perse il suo ruolo in favore del nuovo Granaio dell'Abbondanza in Oltrarno, e da allora subì spesso trasformazioni e cambi di uso.
Vi fu aperta una tipografia e fu la sede della redazione del giornale Il Monitore Toscano. Inglobata in un palazzo di dimensioni più grandi (l'ex-Cinema Capitol), nella seconda metà dell'Ottocento vi fu aperto un teatro, voluto dall'attore Tommaso Salvini e detto appunto delle Logge. Nel 1910 divenne il teatro di varietà Folies Bergères, poi dal 1935 fu trasformato nel Cinema Varietà Imperiale, ristrutturato negli anni 1953-57 dagli architetti Nello Baroni e Maurizio Tempestini, assumendo il nome di Cinema Edison e poi Capitol.
In seguito divenne un cinema che, una volta chiuso, fece nascere la questione del riutilizzo. Per un certo periodo, nei primi anni novanta, sotto la loggia venne ospitato un mercatino etnico.