Terra Futura, proseguono gli appuntamenti

Al via anche una campagna popolare per il lavoro e contro le mafie: parte la campagna Ricicliamoli ! I soldi confiscati ai mafiosi vadano al lavoro e alle imprese attraverso una rete di microcredito certificato

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 maggio 2012 17:50
Terra Futura, proseguono gli appuntamenti

Sabato 26 maggio 2012, dalle 9.30 alle 12.30, nel Teatrino Lorenese della Fortezza da Basso, a Firenze, in occasione della manifestazione Terra futura, dedicata a tutte le buone pratiche legate alla sostenibilità, il Comune di Bagno a Ripoli presenterà i contenuti, i risultati, le prospettive del progetto pilota "Più vicino è più buono". In questa occasione saranno presentate iniziative simili ed altrettanto significative, realizzate da altri Comuni Toscani (Quarrata, Scandicci, Viareggio, Montemurlo, Poggio a Caiano).

È previsto inoltre un intervento di Slow Food. "Più vicino è più buono" è stato promosso nel corso di questo anno scolastico in collaborazione con Siaf Spa (la società che cura la preparazione dei pasti per le mense scolastiche), con il contributo della Regione Toscana nell'àmbito del bando sul Piano Agricolo Regionale. È quindi con piacere che invitiamo tutti a venire sabato 26 maggio nel corso di “Terra Futura”. A metà mattina, Siaf e i ragazzi di una classe che ha partecipato al progetto, offriranno anche un piccolo assaggio con prodotti di filiera corta. "'Più vicino è più buono', iniziativa voluta dall'Assessorato regionale all'Agricoltura, si inserisce in Terra futura, importante manifestazione sulle buone pratiche in materia di qualità della vita, sostenibilità ambientale e futuro del pianeta – hanno dichiarato il Sindaco Luciano Bartolini e l'Assessore alle Politiche Educative, Formative, della Salute e Abitative Rita Guidetti -.

Significativo è poi che qui si portino le esperienze su mensa e filiera corta di ben sei Comuni. Vuol dire che 'Più vicino è più buono' è un'idea positiva e realizzabile perché realizzata. Con essa stiamo incentivando l'uso di prodotti di filiera corta nella refezione scolastica e ospedaliera, coinvolgendo non solo gli alunni ma anche le famiglie, la comunità scolastica e l'intera comunità locale: è così che abbiamo progettato insieme le scelte che l'istituzione Scuola ha poi operato nella sua autonomia, scelte di successo, vista la passione con cui ragazzi, docenti e genitori affrontano tali temi e l'espansione a Bagno a Ripoli degli orti scolastici.

Non solo studio, dunque, ma anche pratica. È così che si promuove l’educazione alimentare, alla salute, al gusto e alla convivialità intese come dimensioni fondamentali per la formazione della persona a scuola e in famiglia. Con 'Più vicino è più buono' inoltre stiamo sostenendo le aziende del territorio facilitando la creazione di nuovi canali commerciali e incrementando, mediante un'agricoltura sana e sostenibile, lo sviluppo, l'attenzione e il rispetto per l'ambiente. In questa esperienza, che non sarebbe stata possibile senza la presenza e il lavoro della Siaf, la partecipata che da noi gestisce mensa scolastica e ospedaliera, c'è infatti una delle manifestazioni più evidenti delle scelte operate dal Comune nel Piano Strutturale in tema di rilancio dell'agricoltura e delle imprese del territorio nostro e di quelli limitrofi: con 'Più vicino è più buono' abbiamo anche fatto ripartire un pezzo di economia”. Anche il ponte Manetti protagonista a Terra Futura.

Il progetto per la ricostruzione dello storico ponte sull'Ombrone, che unisce le Cascine di Tavola con il Bargo di Poggio a Caiano, sarà presentato domani - sabato 26 maggio - all'interno della sezione dedicata al parco agricolo della Piana. Terra Futura è una mostra-convegno che riunisce ogni anno le migliori energie e proposte della società civile, delle istituzioni e delle imprese impegnate nella costruzione di un futuro sostenibile e più equo per tutti. Quest'anno la rassegna alla Fortezza da Basso, che ha aperto proprio oggi i battenti, si concluderà domenica 27 maggio.

L'ingresso è libero. Come cambia l’informazione nelle zone calde del mondo? Basta guardare cosa è successo durante la primavera araba, in Libia, in Egitto, in Siria…La comunicazione corre ormai sui social network e su twitter in particolare. In questo contesto il ruolo del cooperante internazionale è diventato sempre più importante. Prima, punta avanzata sul fronte per conto delle redazioni internazionali, poi fonte egli stesso d’informazione attraverso i siti ufficiali delle Ong.

Anche di questo si è parlato nel primo giorno Words, world, web (WWW) a Terra Futura in corso alla Fortezza da Basso di Firenze fino a domenica 27 maggio. L’evento promosso da Fondazione Sistema Toscana e Fondazione Culturale Responsabilità Etica, si svolge come di consueto all’interno di Terra Futura ed è dedicato quest’anno ai temi della e-democracy, del lavoro e della finanza etica. Seguitissimo il panel sull’informazione digitale a cui hanno partecipato, tra gli altri, Claudio Giua, presidente Fondazione Sistema Toscana, il parlamentare Andrea Sarubbi, il giornalista Antonio Deruda (www.diplomaziadigitale.it) e Luca Alagna di www.stilografico.com. I più curiosi hanno concentrato la loro attenzione sull’ospite del pomeriggio: Luca Nicotra, Segretario Nazionale di Agorà Digitale.

Nicotra, 29 anni, ha fatto molto parlare di sé l’estate scorsa per aver sfidato l’Agcom e per aver vinto la sua battaglia contro l’approvazione del regolamento-censura sul diritto d'autore. Aveva parlato di lui, in prima pagina, anche l’International Herald Tribune. Sabato 26 maggio giornata dedicata al lavoro e a tutte le sue sfaccettature. Alle 10.00 inizia il primo incontro dal titolo “Storie di lavoro e di precariato”. Alle 11.30 il brainstorming sul Fare impresa in tempo di crisi.

Gli ospiti di WWW parleranno di startup, di incubatori, di coworking e proveranno a capire se, attraverso il web, è possibile dare vita ad un nuovo modello di impresa. “Green Economy e Green Jobs: una opportunità per l'Italia” è il titolo dell’incontro del pomeriggio nel corso del quale i green start upper racconteranno le loro idee imprenditoriali di successo. I workshop in programma saranno intermezzati da momenti più ‘light’: Alle 14.00 c’è “Baratta una consulenza”, incontro one to one con gli esperti della rete Smarketing e di Zoes.

Chi desidera una consulenza sulla promozione di un nuovo prodotto o di un servizio sostenibile può chiederla agli esperti: avrà diritto a 20 minuti di consulenza e pagherà con barattando un oggetto a sua scelta. La giornata al WWW si concluderà con l’originalissimo appuntamento “E-aperitivo”, durante il quale verranno presentati e-book a cura di Ultima Books (Ultimabooks.it) e verrà servito l’aperitivo a cura di Ecor e Badia a Coltibuono. Sabato 25 sarà la volta dell’ e-book “Open Data - Data Journalism.

Trasparenza e informazione al servizio delle società nell'era digitale” di Andrea Fama. I principali appuntamenti di Words, world, web verranno rilanciati sul web in diretta streaming grazie alle telecamere di intoscana.it. La redazione di intoscana.it metterà online una pagina speciale nella quale interviste, servizi video e news sulla tre giorni, per avvicinare il mondo della rete, in tempo reale, alle tematiche dell'evento. Infine, ogni sera verrà messo online il “WebTg intoscana.it” di Terra Futura.

Un format flash che farà il punto sulle novità e i personaggi della giornata. Words, world, web è ad ingresso libero e gratuito. Proseguono i lavori della Provincia di Firenze alla nona edizione di Terra Futura, nel suo Spazio Convegni posto al primo piano del Padiglione Spadolini (sezione Azioni Globali). Primo evento in programma per la giornata di domani (26 maggio), alle ore 10, sarà “”Green economy ed edilizia: un matrimonio possibile?” che vedrà l’introduzione dell’Assessore provinciale all’Ambiente Renzo Crescioli, del VicePresidente di Confindustria Firenze Marzio Cacciamani, il Segretario Generale FILLEA CGIL Walter Schiavella, la rappresentante di Legambiente Toscana Cecilia Armellini, il Direttore dell’URBAT Andrea Salvadori, il Presidente del CNA Costruzioni Toscana Andrea Nepi, il membro della Direzione Naz.

Amici della Terra Tommaso Franci, il Dirigente della Regione Toscana Aldo Nepi. Coordinerà l’incontro l’Amministratore unico dell’Agenzia Fiorentina per l’Energia Alle 13.00 l’appuntamento con “Muoversi meglio, spendendo meno e non inquinando”, presentazione del progetto di mobilità sostenibile per una passerella ciclopedonale sull’Arno a Compiobbi che consenta il ritorno del treno a Bagno a Ripoli. La conclusione sarà alle ore 15.30 con “Quali alternative ai CIE?”, le possibili opzioni di alternativa alla detenzione.

L’incontro sarà coordinato dal Consigliere provinciale Giuseppe Carovani, e vedrà la partecipazione di Cécile Kassetu Kyenge della Rete Primo Marzo, del Missionario Comboniano Daniele Frigerio, di Sergio Bontempelli dell’associazione Africa Insieme Pisa, del Rappresentante della Comunità senegalese in Toscana Pape Diaw, di Marzo Zanchetta di MEDU (Medici per i Diritti Umani), del giornalista Stefano Galieni, di Emilio Santoro della Provincia di Firenze, di Samir Boulojour del Presidente del Consiglio degli stranieri di Calenzano e Francesca Nicodemi dell’ASGI. «Esiste una concezione condivisa di umanità e democrazia, pur nelle diversità che ci contraddistinguono, alla quale dobbiamo tornare: una concezione che vede l’economia intimamente legata al benessere della terra e alla protezione delle persone che la abitano»: si è aperta stamane con queste parole di Vandana Shiva, massima teorica dell’ecologia sociale, la nona edizione di Terra Futura, la mostra convegno internazionale delle buone pratiche di sostenibilità ambientale, economica e sociale, alla Fortezza da Basso di Firenze fino a domenica 27 maggio. L’evento, promosso da Fondazione culturale Responsabilità etica per il sistema Banca Etica, Regione Toscana e Adescoop-Agenzia dell’economia sociale, insieme ai partner Acli, Arci, Caritas Italiana, Cisl, Fiera delle Utopie Concrete e Legambiente, ha voluto mettere al centro della prima giornata la necessità di una “riconversione ecologica dell’economia”.

Shiva ha espresso la sua preoccupazione per la polarizzazone della ricchezza nelle mani di poche persone, per l’imperante privatizzazione delle risorse naturali, a iniziare dall’acqua, per l’esproprio delle terre e il crescere dell’instabilità sociale e politica. Si è però anche detta ottimista circa la forte potenzialità delle alleanze nate nel mondo fra gli “esclusi”: «Dobbiamo ritornare a un’economia di vita e non di morte. E la vita nasce sempre dal basso: dall’alto si lanciano solo le bombe».

Al convegno è intervenuta anche la politologa Susan George, che ha messo l’accento in particolare sulla necessità di usare in maniera appropriata il termine “crescita”: «Dobbiamo definire con esattezza cosa debba crescere e cosa no. Di sicuro abbiamo bisogno di un “green New Deal”, che è un concetto molto più ampio di green economy, e assieme a quella ambientale coinvolge anche la dimensione sociale ed economica della sostenibilità». Nessuno stato può agire indipendentemente dagli altri per realizzare questo nuovo corso, nessuno stato ha risorse efficienti: «Servono programmi ampi a livello europeo, che prevedano importanti investimenti e riportino la finanza sotto controllo con azioni precise: dalla tassazione sulle transazioni finanziarie ai paradisi fiscali».

Dopo aver perso negli anni 2007-2008 un’occasione incredibile per riconvertire l’economia in chiave ecologica, ora non possiamo assolutamente perdere anche questo secondo treno: «È fondamentale investire nel green anche per rilanciare l’occupazione, mettendo in campo politiche attive che informino e orientino sulle ampie possibilità occupazionali offerte dei settori verdi». L’insostenibilità degli stili di vita di una minoranza della popolazione mondiale è stata ricordata anche dall’ambientalista Walter Ganapini: «Per estendere a tutta l’umanità gli stili di vita che si permette un decimo della popolazione mondiale, servirebbero tre terre e mezzo.

La nuvola dei prodotti finanziari, derivati tossici, supera di molto il PIL mondiale. Siamo di fronte a un passaggio epocale devastante, ma che può essere una grande opportunità per ripensare modelli di produzione e di consumo a partire dalla green economy, riconcependo il rapporto con la natura e le persone, riportando a concretezza il nostro senso del vivere». Sul dibattito intorno all’uso del termine “green economy” l’economista Guido Viale ha ricordato «La ricerca di segmenti del mercato in cui si possono fare profitti vendendo e producendo “verde” è positiva, ma va integrata in un disegno complessivo che affronti i veri problemi dell’economia: disoccupazione giovanile, reddito, qualità complessiva di ciò che si produce». «È un vero e proprio modello economico, non solo un insieme di buone pratiche, quello che Terra Futura vuole valorizzare – ha sottolineato Andrea Baranes, presidente della Fondazione culturale responsabilità etica -: un modello che, ben oltre il suo valore in termini di tutela sociale e ambientale, dimostra in questo momento di pesante recessione e di crisi di saper generare buona economia e posti di lavoro». La crisi economica e sociale attuale impone una serie di scelte strategiche per ridare fiato al Paese.

Occorre tuttavia comprendere il momento drammatico e pertanto serve dare risposte urgenti alle richieste della cittadinanza, dei lavoratori e dei piccoli imprenditori. Ripartire dalla centralità della persona è un’opportunità di sviluppo, non soltanto un buon proposito romantico. Significa infatti rivitalizzare i centri economici di prossimità attraverso il capitale sociale e umano ancora forte e attivo del Paese. Per fare meglio tutto questo proponiamo un’azione popolare di riconversione della strategia della lotta alle mafie, un’espansione che possa portare la lotta al crimine organizzato sul piano delle opportunità del lavoro e dell’economia dei territori.

Serve una manovra politica che indirizzi la riforma del welfare verso il welfare della legalità, abbreviando la filiera istituzionale dalla denuncia dei ricatti e delle violenze dei boss alla garanzia economica del valore della legalità. In poche parole serve rendere evidente la convenienza della legalità, attraverso un sistema premiale per le imprese –white list, licenza e patente a punti di responsabilità sociale, defiscalizzazioni progressive per le buone pratiche certificate dalle istituzioni territoriali– e per i cittadini.

Tale azioni sono a costo zero per la cittadinanza e non rappresentano un aggravio burocratico per le imprese. Sono una scelta di campo. “Da Firenze rilanciamo l’urgenza di un nuovo modello sociale attento alle persone e a costo zero per i cittadini. Riprendiamoci i soldi confiscati ai boss e indirizziamoli in una rete di microcredito sociale per lo sviluppo” ha detto il segretario generale della Cisl di Firenze Roberto Pistonina, durante l’appuntamento con la Conferenza Episcopale Toscana nell’ambito delle iniziative promosse da Terra Futura alla Fortezza da Basso di Firenze. “Servono soldi per far funzionare il lavoro e la macchina dei servizi alla cittadinanza –ha proseguito Pistonina- e i soldi della mafia danneggiano due volte la società: tolgono l’aria alle imprese sane e aumentano il consenso sociale della cultura mafiosa; anche a Firenze.

“Il welfare della legalità è lo strumento per unire tutte le istituzioni culturali e politiche con il sindacato e la magistratura, indirizzando anche i capitali recuperati dalla lotta all’evasione fiscale per attivare i prestiti d’onore per le imprese giovani, responsabili e a forte vocazione sociale”. “Ricicliamoli!” è una campagna popolare per il lavoro organizzata dal sindacato e dal Progetto San Francesco contro le mafie, ed è indirizzata al recupero della partecipazione politica nelle scelte strategiche del welfare dei prossimi anni.

“Le mafie hanno interesse ad accrescere innanzi tutto il consenso sociale, strategico per i loro traffici e per far tanti soldi. Togliamo l’aria alla zona grigia che sostiene i mafiosi, attraverso una rete territoriale di insospettabili professionisti, che si illudono di poter fare affari con i boss senza divenirne schiavi” –così Alessandro de Lisi, direttore del Centro Studi Sociali contro le mafie del Progetto San Francesco- “Quella zona grigia dobbiamo farla diventare rossa, evidenziando il valore economico della legalità, chiedendo alla politica di non essere debole e fosca sul tema, impegnandosi con rinnovato coraggio per l’azione comune contro le cosche.

Ovvero risponda alle eventuali obiezioni procedurali o di scarsa effettiva disponibilità dei capitali confiscati ogni anno ai boss con la forza di coloro che scrissero la Carta Costituzionale –prima non esisteva e con il contributo di tutte le forze antifasciste oggi è patrimonio fondamentale della Nazione– e sostenendo i magistrati e gli investigatori nella quotidiana lotta a favore di sempre più cospicue confische”. Importante iniziativa che si svolgerà a Terra Futura (Fortezza da Basso – Firenze) Domenica 27 maggio, dalle ore 15.00, allo Stand della CGIL Nazionale dal titolo : Partecipazione diretta al governo del territorio, strumenti ed esperienze In un contesto in cui i meccanismi elettorali a livello locale creano figure di governo sempre più forti, in cui i sindaci si eleggono direttamente, gli assessori sono espressione diretta del sindaco ed i consigli comunali hanno sempre meno potere, quali strumenti esistono per consentire ai cittadini una maggior partecipazione al governo del territorio, e come si convincono gli amministratori ad usarli? Ne parleranno e porteranno le loro esperienze: Mario Batistini, Camera del Lavoro Metropolitana di Firenze: introduzione Mariella Stella, R.E.N.A.

: Il progetto CO/Auletta Procedura concorsuale aperta per la selezione di progetti, modelli di gestione ed indicatori di processo per lo sviluppo del comune di Auletta. Silvia Givone, Sociolab: Una moschea per Firenze. È possibile parlarne senza alzare la voce? Presentazione del percorso di partecipazione promosso dalla Comunità islamica di Firenze e finanziato dalla l.r. 69/07

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