Treni Valdarno, disservizi riguardano 8172 viaggi quotidiani

L’allarme dei pendolari: la situazione si sta aggravando, vetture sovraffollate e sporche, problemi di sicurezza e mancanza di puntualità.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 aprile 2012 14:07
Treni Valdarno, disservizi riguardano 8172 viaggi quotidiani

Riguardano 8172 viaggi di pendolari che transitano nelle stazioni di Figline, Montevarchi e San Giovanni, i disservizi fatti presente questa mattina, in commissione Trasporti, dai rappresentanti del Comitato Pendolari Valdarno Direttissima. “I dati – ha precisato Maurizio Da Re del Comitato – sono relativi a marzo 2011 e riguardano i passaggi nelle tre stazioni in un giorno feriale. Per fare un confronto – ha aggiunto - ad Arezzo sono 4400, nel Mugello 1500, a Prato 5960, ad Empoli 7300 e a Siena 2882”.

I problemi elencati concernono la mancanza di puntualità, di sicurezza dovuta al sovraffollamento dei vagoni o alla forte velocità, soprattutto nella galleria di san Donato e la scarsa pulizia delle vetture. “Abbiamo istituito un gruppo di lavoro, interno alla commissione – ha detto il presidente Fabrizio Mattei (Pd) – per portare avanti un’indagine conoscitiva sulle problematiche del trasporto pubblico locale su ferro. In previsione del prossimo contratto di servizio con Trenitalia, il nostro obbiettivo è quello di raccogliere le segnalazioni sia sui problemi che riguardano i mezzi viaggianti che sulla necessità di nuovi treni Vivalto e di multe, proporzionate al danno, al gestore per il mancato rispetto di orari e disservizi”.

Paolo Bambagioni (Pd) che presiede il gruppo di lavoro della commissione, ha evidenziato come “prioritario” il tema dei pendolari, “in questo momento di crisi e di aumento del costo della benzina in cui più persone scelgono il treno come mezzo di trasporto”. Porta la sua esperienza di pendolare su quella linea da 25 anni il consigliere Stefano Mugnai (Pdl), che riafferma i problemi di sicurezza e disagio quotidiano di chi sceglie il treno e aggiunge: “La situazione va peggiorando, bisognerebbe trovare una soluzione al fatto che su questa tratta siamo in presenza di vagoni di seconda classe sovraffollati e vagoni di prima completamente vuoti”.

Mugnai ha sollecitato l’assessore “ad una maggiore capacità d’ascolto”. Il Comitato ha denunciato anche i privilegi dei treni dell’Alta Velocità, ha espresso preoccupazione per l’arrivo di Italo, il nuovo treno veloce di Ntv, e ha fatto presente la necessità di trasparenza sulle tariffe e di chiarezza sulla rimodulazione delle tratte «Più sicurezza e più puntualità sulla linea Direttissima Firenze-Roma per i treni dei pendolari del Valdarno». E' questa la principale richiesta avanzata dal portavoce del Comitato Pendolari Valdarno Direttissima, Maurizio Da Re, durante l'audizione di questa mattina presso la commissione trasporti del Consiglio Regionale.

«Il dramma sfiorato in galleria con la porta scardinata del Vivalto mercoledì scorso e le continue interferenze e ritardi causati oggi dai Frecciarossa e domani anche da Italo - ha affermato Da Re durante l'audizione - devono dare la sveglia alla Regione Toscana, perché nel Valdarno cresce l'allarme fra i pendolari!». Il portavoce dei pendolari ha infatti spiegato che i treni interregionali sulle linee per Foligno e per Roma, spesso sovraffollati, vengono spinti a forte velocità nella galleria di San Donato, sulla direttissima, «per recuperare i 5 minuti di ritardo causati ogni volta dalle interferenze con i Frecciarossa a Firenze-Rovezzano e poter di conseguenza rientrare nei 5 minuti di ritardo condonati dalle statistiche richieste dalla Regione a Trenitalia».

Proprio la contemporaneità di più condizioni, quali il sovraffollamento dei treni, la loro fortissima velocità nella lunga e vecchia galleria S.Donato, il materiale rotabile forse inadeguato, i forti contraccolpi per gli spostamenti d'aria all'incrocio con i Frecciarossa, non garantiscono condizioni di sicurezza adeguate alle migliaia di pendolari che quotidianamente utilizzano i treni interregionali, tanto che il comitato ha pure chiesto un parere all'Agenzia Nazionale per Sicurezza Ferroviaria.

Alla Commssione Trasporti il comitato dei pendolari ha proposto alcune soluzioni e modifiche al contratto di servizio, «perché nel Valdarno non siamo disponibili a farci prendere un giro da nessuno -ha sottolineato Da Re - come scrisse anche l'assessore regionale ai trasporti Ceccobao, quando nel luglio 2010 esprimeva la sua forte preoccupazione per il futuro arrivo dei treni di Ntv». Soluzioni come nuovi treni più capienti per ridurre il sovraffollamento, la riduzione della velocità sulla direttissima all'incrocio fra i Frecciarossa (e domani anche gli Italo) e i treni regionali nella galleria S.Donato, la rimodulazione delle linee per Foligno e per Roma e, in ultimo la verifica dei tempi di percorrenza e degli orari per limitare e ridurre le interferenze dei treni Alta Velocità.

«Non si possono accettare dati sulla puntualità di Regione e Trenitalia - ha sostenuto Da Re - i tempi di percorrenza e gli orari sono ampi e alcune tratte permettono recuperi di ritardi anche fino a 15 minuti, come per la linea lenta aretina». Il comitato pendolari contesta così i dati sulla puntualità nel 2011 dei treni toscani, 92,2%, e aretini, 94,9%, resi noti una settimana fa dall'assessore Ceccobao. «E' grazie ai tempi di percorrenza larghi e ai recuperi dei ritardi che nel 2011 Trenitalia ha superato di 1,7 punti il cosiddetto "valore obiettivo" per la puntualità previsto dal contratto di servizio - ha concluso Da Re - è inaccettabile che prenda adesso il premio dalla Regione di 12.000 euro, quando ci sono sanzioni di soli 80 euro per treni in ritardo di oltre 15 minuti nelle ore di punta!».

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