I Medici e il collezionismo di stampe

Un nuovo studio sulle stampe sarà presentato, nel salone Magliabechiano, il 15 marzo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 marzo 2012 21:05
I Medici e il collezionismo di stampe

Si intitola I ‘Libri di stampe dei Medici e le stampe in volume degli Uffizi il terzo volume della collana “Inventario generale delle stampe” del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, scritto da Alessandra Baroni ed edito da Leo S. Olschki di Firenze che sarà presentato giovedì 15 marzo alle 17.30 nel Salone Magliabechiano della Biblioteca degli Uffizi. Oltre all’autrice, ne parleranno Cristina Acidini, Marzia Faietti, Claudio Di Benedetto, Michael W.

Kwakkelstein, Gert Jan van der Sman e Giorgio Marini. Il libro di Alessandra Baroni, frutto di più di dieci anni di ricerca, costituisce uno studio inedito sulla relazione tra i Medici, il collezionismo e la committenza di stampe nei due secoli del Principato. Questa è, infatti, alla base della formazione dell’odierna raccolta di stampe del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi che, attraverso l’analisi della multiforme documentazione archivistica, viene puntualmente reperita dall’Autrice tra ciò che rimane agli Uffizi del più antico nucleo: i 113 ‘libri di stampe’ descritti nel primo inventario dell’era lorenese, compilato nel 1784.

Tale gruppo come dimostra il catalogo redatto dalla Baroni, è ancora conservato all’interno del fondo ‘stampe in volume’ del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi e la storia di ogni singolo volume, soprattutto album e raccolte rilegate, è percorsa a ritroso, in taluni casi, sino al ’500. La ricerca ha messo in luce una collezione di straordinaria qualità e coerenza, con alcune eccellenze – come ad esempio le stampe fiamminghe e olandesi del XVI e XVII – compiendo inoltre un significativo passo avanti nella ridefinizione del profilo storico del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi. Alessandra Baroni, storico dell’arte e musicista, ha conseguito il PhD presso l’Università di Utrecht, Olanda.

È autrice e curatrice di numerosi studi e mostre sull’arte toscana e fiorentina del tardo Rinascimento riguardanti, in particolare, Giorgio Vasari e la cerchia di artisti dell’Accademia del Disegno. La sua monografia su Jan van der Straet (Giovanni Stradano), ha ricevuto la menzione d’onore del Premio Salimbeni 1998. Presso il Metropolitan Museum di New York, come Andrew W. Mellon Fellow ha condotto una ricerca sulla relazione tra Italia e Fiandre nella produzione di grafica della seconda metà del ’500.

È docente di storia dell’arte presso l’Università di Rochester e curatrice della Collezione Bartolini della Fraternita dei Laici di Arezzo.

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