Alla MelbookStore di Firenze i “Racconti nella Rete”

Con la partecipazione di Stefania Bonomi, ex vincitrice del premio, che presenta in anteprima il nuovo libro “Perchè ti ho messo al mondo”. L’appuntamento è ad ingresso libero.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 febbraio 2012 16:38
Alla MelbookStore di Firenze i “Racconti nella Rete”

Venerdì 24 Febbraio alle 18.00 presso la Libreria MelbookStore via de' Cerretani 16 a Firenze si parlerà dell’antologia “Racconti nella Rete” (Nottetempo) con l’intervento di Demetrio Brandi, presidente dell’omonimo premio letterario riservato a racconti brevi, e degli scrittori vincitori Martina D'Agresta, Angelo Vanzi e Sandro Ardizzon. Con la partecipazione di Stefania Bonomi, ex vincitrice del premio, che presenta in anteprima il nuovo libro “Perchè ti ho messo al mondo”.

L’appuntamento è ad ingresso libero. L’edizione 2012 del Premio Letterario Racconti nella Rete, che comprende le sezioni riservate ai racconti brevi ed ai soggetti per cortometraggi, si sviluppa durante tutto l’anno sul sito www.raccontinellarete.it Per partecipare alla selezione basta registrarsi al sito www.raccontinellarete.it. Il termine utile per l’invio del materiale è fissato al 31 maggio 2012. L’antologia Racconti nella rete è collegata alla rassegna letteraria LuccAutori.

Si tratta di una vetrina d’autore, partecipano al concorso racconti inediti e cortometraggi. Nella sezione letteraria i migliori venticinque racconti vengono pubblicati da Nottetempo in un’antologia che alterna gli elaborati a una breve biografia dei vincitori. La premiazione del concorso 2012, prevista per il mese di ottobre a Lucca, vedrà la partecipazione di ospiti autorevolissimi. Nelle passate edizioni hanno partecipato: Dacia Maraini, Enrico Vaime, Sergio Zavoli, Alain Elkann, Sveva Casati Modigliani, Lidia Ravera, Alda Merini, Stefano Zecchi e molti altri.

L’intento del concorso è quello di mettere in contatto professionisti della parola scritta di oggi con gli aspiranti scrittori di domani. Il punto di incontro diventa proprio il genere del racconto. Spesso sottovalutato nel contesto editoriale italiano, il racconto rappresenta un valore inestimabile della nostra cultura. Il racconto è diretto, incalzante, illuminante, rappresenta la soluzione espressiva che realizza la migliore sintesi tra classicità e sperimentazione letteraria. Da un lato la storia breve si presta a mettere in luce forme stilistiche di avanguardia; per sua natura non consente infatti eccessi o divagazioni, esige immediatezza, talvolta si muove sul confine dell’intimismo, può diventare un iniziale prova di superare il confine della narrazione autobiografica.

Spesso giovani autori escono dai limiti della forma diaristica, approdando alla regione sterminata della fantasia, proprio attraverso un racconto. Anche gli scrittori di esperienza decidono di mettere alla prova nuove intuizioni in poche pagine. Il racconto diventa così un “navigare” a vista, offre l’occasione per esplorare e approfondire i temi più disparati, che vanno dall’emozione, alla riflessione, alla fantasia, all’avventura fino ad approdare alla denuncia o all’indagine sociale.

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