Emergenza neve: oggi ha circolato il 92% dei treni pendolari

Temperature rigide e vento fino a lunedì 13 febbraio. I sindaci dell'Alto Mugello chiedono lo stato d'emergenza. De Zordo e Grassi: "Necessarie misure straordinarie per i senza dimora"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 febbraio 2012 18:56
Emergenza neve: oggi ha circolato il 92% dei treni pendolari

FIRENZE– Non accenna a diminuire la morsa del gelo che da giorni sta interessando Firenze. Anzi, stando alle previsioni meteorologiche, il freddo dovrebbe continuare per una settimana e, con esso, l’allerta per ghiaccio. Oggi infatti il Centro funzionale della Regione Toscana ha emesso per Firenze lo stato di criticità moderata per il ghiaccio e per il vento forte fino a lunedì 13 febbraio. Per quanto riguarda invece la neve, il bollettino regionale indica l’allerta moderata per nevicate abbondanti sull’Alto Mugello e l’Alta Val Tiberina dalla mattina di domani a quella di mercoledì.

Sulla piana fiorentina, invece, è stato emesso uno stato di criticità ordinaria per nevischio o neve debole senza accumuli. Con il perdurare delle temperature rigide (oggi è al settimo giorno di freddo intenso con temperature al di sotto dello zero) rimangono validi i consigli per la popolazione fragile, soprattutto anziani e bambini. Quindi limitare le attività all’aperto nel corso della giornata prestando particolare attenzione all’eventuale presenza di ghiaccio che può causare cadute.

Continui aggiornamenti sono a disposizione sulla rete civica del Comune, nei notiziari radiofonici con collegamenti con la centrale operativa della Polizia Municipale, sul profilo del Comune su Facebook e su Twitter (@comunefi - #firenzeneve). Per informazioni è sempre attivo il numero del contact center comunale 055-055, o quello della sala operativa della Protezione civile 055/410047. Per le emergenze è stato invece attivato un numero speciale 055/7890 della Protezione civile. "Ci giungono segnalazioni precise che malgrado le temperature polari a Firenze ci sono persone che dormono all'aperto -denunciano i consiglieri comunali De Zordo e Grassi- A questa situazione va immediatamente posto rimedio.

Ma dalla risposta in aula alla nostra domanda d'attualità si conferma che l'Amministrazione comunale sta affrontando l'emergenza gelo di questi giorni con i mezzi ordinari che, come sappiamo, rischiano già normalmente di lasciar fuori proprie le categorie più deboli di persone senza dimora. Intanto i nuclei familiari che si rifiutano di essere divisi, poi persone con problemi di alcolismo o accompagnate da cani - solo per citare alcune delle tipologie che non rientrano nei percorsi d'accoglienza predisposti dal Comune.

In casi di temperature che arrivano a -10 come è previsto nei prossimi giorni, se si vogliono evitare casi di assideramento, come è già successo altrove e due giorni anche nella nostra regione a Lucca, si devono attivare misure straordinarie con l'apertura di luoghi riscaldati per tutti coloro che ne hanno bisogno. In alcune città italiane sono state messe a disposizione una o più stazioni ferroviarie, in altre si sono predisposti tendoni riscaldati. E queste misure devono essere attivate o richieste dal Comune stesso, non solo perché il Sindaco è responsabile della salute della popolazione del territorio, ma per una semplice misura di umanità, visto che in molti casi l'accoglienza senza filtri è l'unica modalità perché i più marginali e marginalizzati si avvicinino senza timore a un luogo che può essere sinonimo di sopravvivenza." Questa mattina malgrado l’allerta per il ghiaccio e le temperature rigide registrate in tutta la Toscana il 92,8% dei treni programmati è circolato nella fascia pendolare, cioè tra le ore 6.00 e le ore 9.00.

Di questi l’88,86% è arrivato puntuale o comunque entro 5 minuti dall’orario di arrivo previsto. Riaperta al traffico ferroviario anche la tratta Siena-Chiusi, nei giorni scorsi bloccata a causa della presenza sui binari di grandi cumuli di neve (servizio comunque garantito dalla presenza di autobus sostitutivi). Occorre ricordare che è ancora in vigore il ‘Piano neve’ di Ferrovie dello Stato Italiane, che riduce progressivamente il numero dei treni in transito in base al grado di emergenza meteo oltre a garantire il preriscaldamento dei locomotori e la presenza di squadre di manutentori pronti ad intervenire per sbloccare gli scambi ghiacciati.

Da segnalare, inoltre, che sono ancora in corso disagi nella stazione di Bologna ed alcune linee regionali, come la Prato-Bologna, continuano a risentire di questa situazione. Anche oggi, infatti, la Prato-Bologna è la linea che ha registrato ritardi maggiori, con punte di 45 minuti per il treno 6541. Oltre alle avverse condizioni meteo ed ai disagi nelle linee ferroviarie delle regioni limitrofe, sono da segnalare tra le cause di ritardi signifcativi il guasto al sistema di bordo SCMT del treno 21403 sulla Firenze-Pisa-Livorno-La Spezia (che ha comportato il ritardo di 31 minuti e riardi anche per i treni successivi), il malore di un passeggero a bordo del treno 6609 sulla Firenze-Pistoia-Lucca-Viareggio (ritardo di 29 minuti per consentire all’ambulanza di soccorrere il viaggiatore) ed un allarme ‘asse bloccato’ che ha comportato ritardi a catena su tre treni in transito sulla Firenze-Arezo-Chiusi-Roma (9504; 11998; 3168). Alto Mugello sotto la neve E stretto dalla morsa del gelo.

Tanto che Marradi, Palazzuolo sul Senio e Firenzuola chiedono il “riconoscimento di stato d’emergenza per calamità naturale”. L’ondata eccezionale di neve e gelo ha messo duramente alla prova in questi giorni i 3 comuni dell’Alto Mugello, che sono stati investiti maggiormente dalle precipitazione nevose. Temperature rigide, polari, e nevicate abbondanti: a Marradi, come a Firenzuola e Palazzuolo, si registra fino a 1,40 metro di neve. Con mezzi spalaneve e spargisale, sia comunali che di ditte private, in costante azione e movimento.

Per far fronte alla situazione si sono messi in campo numerosi interventi. E le spese per i tre Comuni sono lievitate. L’Alto Mugello è abituato a convivere con la neve ma la morsa del freddo siberiano non sembra voler allentare la presa. E da domani le previsioni meteo indicano un peggioramento delle condizioni, e ancora neve. Adesso c’è preoccupazione, perché i tre Comuni hanno dovuto far fronte a numerosi interventi e servizi, e quindi a nuove spese, per assicurare la percorribilità delle strade, fino a quelle più distanti e periferiche, impiegando anche mezzi e ditte private.

E le risorse a disposizione stanno per esaurirsi. Per questo i Comuni di Marradi, Firenzuola e Palazzuolo sul Senio si rivolgono alla Provincia di Firenze e alla Regione Toscana avanzando la richiesta di “riconoscimento di stato d’emergenza per calamità naturale”: “A Marradi abbiamo un metro di neve - sottolinea il sindaco Paolo Bassetti -, siamo riusciti con le nostre forze a liberare strade e marciapiedi col lavoro di addetti comunali, 3 mezzi comunali, 4 ditte private e volontari della Protezione civile e del Distaccamento volontari Vigili del fuoco, garantendo l’accesso a edifici e servizi pubblici e alle scuole che sono aperte.

Ma se quest’ondata eccezionale di neve e gelo continuerà ancora così - continua - avremo senz’altro delle difficoltà a mantenere lo stesso livello di intervento: abbiamo sparso 22 tonnellate e mezzo di sale e le scorte sono pressoché esaurite, tanto che ne abbiamo ordinate altrettante. E nelle stesse condizioni si trovano Firenzuola e Palazzuolo”. “E’ una situazione decisamente critica, pesante quella che stiamo affrontando: oltre un metro di neve, con 22 mezzi spalaneve e spargisale, sia comunali che privati, in azione ininterrottamente - commenta il sindaco di Firenzuola Claudio Scarpelli -, ed i costi economici che stiamo accollandoci sono ingenti, attorno ai 20.000 euro al giorno.

Uno sforzo enorme per garantire l’apertura dei servizi pubblici, come le scuole che abbiamo deciso di tenere aperte in tutti e tre i comuni, e a questo proposito ringraziamo docenti e personale della scuola per la collaborazione”. “Stiamo affrontando la situazione di emergenza con la dignità e la solidarietà tipica delle genti di montagna, con le nostre forze, senza piangerci addosso, senza catastrofismi, senza scomodare l’esercito, ma lo sforzo economico sarà ingente e questa seppur bellissima neve lascerà molti danni, tali da mettere a repentaglio i nostri bilanci comunali - dichiara il sindaco di Palazzuolo Cristian Menghetti -.

Perciò chiediamo alla Regione Toscana di ammettere i nostri sforzi, riconoscendo la situazione di emergenza così come è accaduto per alcuni comuni dell’Emila-Romagna per i quali sono stati messi a disposizione 2 milioni di euro”.L’ondata di neve, freddo e gelo non si placa, e nei prossimi giorni è previsto un ulteriore abbassamento delle temperature insieme ad altra neve: “Abbiamo segnalato la situazione d’emergenza alla Provincia: siamo stati colpiti da un’ondata eccezionale, straordinaria di maltempo, molto più simile a quella verificatasi in Emilia Romagna che in altre aree della provincia fiorentina - osservano i sindaci Bassetti, Scarpelli e Menghetti -, spese e impegno economico per intervenire sono notevolmente aumentati, i fondi a nostra disposizione sono ormai limitati, ridotti e i danni causati dalla neve potremo quantificarli solo alla fine.

Per questo - concludono i tre sindaci - chiediamo alla Provincia e alla Regione di riconoscere lo stato d’emergenza per calamità naturale, con l’attivazione dei relativi e specifici stanziamenti”.

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza