Elio Germano in scena con lo spettacolo “Thom Pain”

Domenica 15 gennaio, alle 21,15, al teatro Poliziano di Montepulciano, il 13 e 14 al Metastasio il 15 e 22 al Fabbrichino di Prato

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 gennaio 2012 19:52
Elio Germano in scena con lo spettacolo “Thom Pain”

Elio Germano è annoverato tra i fuoriclasse della recitazione: la Palma d’oro vinta a Cannes come miglior attore lo ha consacrato nel panorama cinematografico, mentre a teatro presenta “Thom Pain – basato sul niente”, una pièce intensa ed emotiva che ne evidenzia la personalità artistica. Domenica 15 gennaio, ore 21.15, il Teatro Poliziano ospita quindi un inteprete di culto, protagonista a Montepulciano con un testo di Will Eno che si muove tra le inquietudini e le speranze dell’essere umano. Lo spettacolo inizia al buio, con la voce di Thom e il rumore delle pagine sfogliate: un dizionario dal quale legge, sempre al buio, le definizioni del termine paura.

Thom è un uomo che è stato trascurato dai genitori durante l’infanzia e che ora racconta i ricordi della sua vita. Da adulto è un insegnante che ammalia i suoi studenti con l’ironia e la passione. Piuttosto che parlare di sé davanti a una platea, Thom si confronta con il pubblico: ci ragiona, lo interroga, si distrae. E distrae gli spettatori, alternando risate e dramma, battuta sferzante e ricordo doloroso. Inizia un discorso, lo interrompe e ne comincia un altro perché non sa dove si trova, è spaesato, intimorito da quel dialogo che lui stesso vuole e insegue.

Thom è solo nella vita come sul palco: con i suoi occhiali da intellettuale si muove con gesti tesi, nella sua ironia amara. L’interpretazione si articola tra le memorie del personaggio e la continua interazione con il pubblico. Thom Pain racconta infatti se stesso privilegiando il monologo interiore all'esposizione narrativa lineare. L’interpretazione di Elio Germano è la gemma di una rappresentazione che suscita emozioni autentiche: “Lo spettacolo - spiega l’attore - può prendere ogni volta strade molto diverse perché è determinante la risposta del pubblico: talvolta emerge il profilo comico, mentre in certi teatri il pubblico si concentra sugli aspetti drammatici.

La platea non subisce il monologo perché sul palco c’è una persona, più che un personaggio, uno che condivide le sue emotività, in maniera anche violenta: il dialogo continuo rende lo spettacolo interattivo. Thom Pain pone domande al pubblico e la gente si spaventa tantissimo e si porta a casa quelle domande.” È un testo particolarmente attuale, secondo Germano, perché i dubbi del protagonista si riscontrano nella nostra quotidianità: “Nella logica del guadagnare denaro e del farlo in fretta, ci stiamo perdendo le caratteristiche proprie dell’essere umano.

E oggi è molto più importante riuscire a comunicare che non isolarsi nelle ricchezze private.”

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