Acqua e Rifiuti, da gennaio cambia tutto

Un'unica Autorità Idrica e tre per Ambiti per la gestione dei rifiuti. In commissione Ambiente illustrata la proposta di legge che cambierà lo scenario della Toscana.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 dicembre 2011 16:35
Acqua e Rifiuti, da gennaio cambia tutto

Un’unica Autorità Idrica e tre per Ambiti per la gestione dei rifiuti. In commissione Ambiente illustrata la proposta di legge che cambierà lo scenario della Toscana. La nuova governance non entra nel merito dell’affidamento del servizio Firenze – Toscana 2012: la governance complessiva del sistema idrico e di gestione dei rifiuti cambierà radicalmente. Dal primo gennaio nascerà l’Autorità Idrica Toscana (AIT) e si avvierà, confermando la scelta presa nel 2007, la riforma degli Ambiti Territoriali Ottimali (ATO) che in materia di rifiuti restano tre.Una legge che cambia radicalmente lo scenario regionale (interessa il governo di settori strategici per l’ambiente, i cittadini e l’economia del nostro territorio), si inserisce nella previsione della Finanziaria nazionale, fissa al 31 dicembre la soppressione degli attuali sei Ambiti dell’acqua ridefinendo, nelle loro funzioni, i tre dedicati ai rifiuti. Le linee guida della proposta sono state illustrate e discusse in commissione Ambiente e territorio presieduta da Vincenzo Ceccarelli (Pd).

Una seduta che ha rimarcato la volontà della Giunta regionale intenzionata, ferme restando le competenze dello Stato in materia, ad avviare un confronto con le rappresentanze politiche, economiche e sociali, sulle “possibili nuove forme e modalità di gestione dei servizi pubblici locali, con specifico riferimento all'obiettivo del gestore unico per il servizio idrico integrato”.Il nuovo scenario prevede, per il servizio idrico integrato e superata l’attuale suddivisione del territorio regionale in sei ambiti territoriali, l’istituzione di un’unica Autorità con tutti i comuni della Toscana ad esclusione di Marradi, Firenzuola e Palazzuolo sul Senio, già passati, per la gestione del servizio idrico, all’Emilia-Romagna.

Per il servizio di gestione dei rifiuti viene confermata la scelta presa nel 2007 dell’istituzione di tre Ambiti territoriali ottimali per ognuno dei quali sono già in corso le procedure per individuare il gestore unico. In termini di funzioni, quelle attualmente svolte dagli Ato saranno attribuite a un’Authority che rappresenta tutti i Comuni. Per l’acqua l’AIT, per il servizio di gestione dei rifiuti le Autorità saranno tre, una per ciascun ambito di area vasta (Toscana Centro, Toscana Costa e Toscana Sud). L’Autorità idrica toscana sarà composta da un’Assemblea dei sindaci (saranno individuati meccanismi di rappresentanza per i piccoli comuni insulari e montani) con funzioni di indirizzo e programmazione e sarà eletta da apposite Conferenze territoriali composte dai sindaci dei Comuni che formano gli attuali Ato per garantire un costante rapporto con i territori.

Ci saranno poi un direttore generale, un consiglio direttivo (con funzioni consultive e di controllo) e un collegio dei revisori. Stesso schema per le tre Autorità dei rifiuti ma in questo caso le assemblee dei sindaci saranno naturalmente tre e saranno composte da tutti i sindaci del corrispondente ambito territoriale.Previste anche forme di partecipazione attiva tramite un Comitato consultivo per la qualità dei servizi composto, tra l’altro, da soggetti designati dalle associazioni sindacali, dei consumatori e ambientaliste, nonché dal Forum dei movimenti per l’acqua. Tra i suoi compiti, quello di segnalare situazioni di particolare criticità e formulare proposte sulla qualità, l’efficienza e l’efficacia dei servizi.Individuato anche il ruolo della Regione, per il servizio idrico integrato verrà approvato un nuovo piano per individuare gli interventi necessari alla sostenibilità del sistema, prevedendo delle forme di cofinanziamento così da incidere meno sulle tariffe.

Per la gestione rifiuti sono, invece, confermati gli attuali tre livelli di programmazione: il piano regionale, il piano interprovinciale e il piano d’ambito. Parallelamente sarà istituito l’Osservatorio del servizio idrico integrato e di gestione dei rifiuti che servirà a supportare il ruolo che la Regione intende assumere riguardo alla programmazione del sistema oltre a garantire trasparenza e informazione sui dati relativi ai servizi. Sarà composto da tecnici qualificati e acquisirà dalle Autorità tutte le informazioni e i dati relativi ai servizi provvedendo alla loro analisi, valutazione ed elaborazione.

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